Ice climbing

Cascate di ghiaccio, i consigli di François Cazzanelli per viverle al meglio

Disciplina affascinante, ma ancora poco praticata, l’arrampicata su ghiaccio non ha un approccio facile come potrebbe essere quello di altre attività che si praticano in ambiente montano. Anche rispetto all’arrampicata su roccia il ghiaccio presenta molti più punti di domanda. Spesso si immaginano salite su strutture fragili e autoportanti, pronte a crollare al primo colpo di picca. Ma nella realtà se si seguono i giusti passi e si ascoltano i consigli di chi con questo elemento convive da anni si possono vivere esperienze entusiasmanti in ambienti semplicemente spettacolari.

“Il ghiaccio è un elemento effimero e infido” tiene a precisare la guida alpina François Cazzanelli. “Bisogna essere molto attenti nelle valutazioni e non dare false sicurezze alle persone. Ma come possiamo muovere i primi passi sulle cascate e cosa dobbiamo valutare per farlo? Come possiamo entrare in simbiosi con questo elemento? François, ci offre qualche consiglio su come vivere al meglio il mondo dell’effimero.

François, quali sono i primi elementi da tenere in considerazione quando voglio avvicinarmi al mondo delle cascate?

“Sicuramente imparare a valutare le condizioni. Non parlo solo delle temperature, ma di una valutazione globale di tutti i pericoli che potrebbero interessarci: dal rischio valanghe all’avvicinamento. Approcciare una cascata che si trova sul bordo della strada è molto diverso dal raggiungerne una al fondo della Valnontey.”

Esistono degli elementi che ci fanno comprendere la stabilità o meno di una colata ghiacciata?

“Esistono, ma serve molta esperienza per cogliere questi segnali. Un’esperienza che non si fa scalando una o due cascate perché ogni struttura ha caratteristiche precise e non si possono generalizzare. Ovviamente esistono segnali fondamentali da cogliere, come la colorazione o il tipo di struttura (es: se attaccata o meno alla roccia, nda).”

Come possiamo costruirci l’esperienza necessaria ad affrontare una cascata in sicurezza?

“Sicuramente rivolgendoci a dei professionisti della montagna, almeno per i primi approcci e per comprendere come poterci muovere su questo elemento molto effimero. Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di fare riferimento agli ice park per le prime esperienze. Sono palestre del ghiaccio, dove si possono imparare in modo tranquillo tutte le nozioni del caso, in ambiente la situazione è del tutto diversa. Anche nel caso degli ice park bisogna comunque prestare la massima attenzione alle condizioni, ricordandosi di informarsi preventivamente presso chi gestisce la struttura.”

Dopo aver fatto le prime esperienze come posso continuare?

“La prima cosa da fare, se si vuole continuare con il ghiaccio, è scegliere la propria attrezzatura. Sul mercato esiste molto materiale valido, aggiornato e performante. Ovviamente, più questo è recente più ci supporta nella scalata. Il mio consiglio è quello di non andare troppo al risparmio, l’attrezzatura deve essere vista come un investimento che si fa una volta e dura molti anni scegliendo i materiali specifici. Rispetto al passato il mondo delle attrezzature da montagna si sta specializzando sempre più con la produzione di nuovi attrezzi che hanno una collocazione ben precisa. Nel caso del ghiaccio è positivo essere sempre aggiornati a riguardo.”

Quando invece posso pensare di staccarmi dalla guida e proseguire sulle mie picche?

“Questo è molto difficile da comprendere, ed è difficile dare una risposta certa. Bisogna acquisire una grande esperienza per valutare una struttura, per comprendere dov’è meglio passare. Quindi, prima di andare soli bisogna fare molta esperienza, passare giornate sul ghiaccio, imparare e assimilare. Solo dopo ci si può staccare da chi ha più esperienza.”

Quindi, parola d’ordine “sicurezza”. Una chiave che vale per ogni attività, ma che ci pare di capire qui valga ancora di più, giusto?

“Assolutamente si. Esperienza, esperienza, esperienza. Studiare, documentarsi e solo dopo entrare in azione.”

Vuoi lasciarci qualche altro consiglio?

“Valutare bene le temperature, prima di partire per la propria meta chiamare le società guide locali per chiedere informazioni sulle condizioni del momento. Non sottovalutare l’aspetto nivologico e consultare il bollettino valanghe, perché queste ultime possono interessare sia l’avvicinamento che le cascate in sé. Per comprendere il pericolo bisogna partire dal semplice concetto che le cascate si formano dove c’è acqua che scorre. Questa, per la maggior parte, si muove in canaloni, gli stessi dove si incanalano le valanghe. Per questo è fondamentale prestare attenzione a questo aspetto. Infine aggiungerei una nota sull’avvicinamento, che non sempre è facile e può richiedere competenze di tipo alpinistico a cui dover badare. Insomma, il cascatismo è sicuramente un’attività divertente e appagante, ma bisogna approcciarlo in modo serio e professionale.”

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