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Giro 2022: 6 le tappe di montagna. Il Pordoi sarà la Cima Coppi

“Con queste sei tappe è chiaro che anche il Giro d’Italia 2022 sarà duro”. A dirlo è Egan Bernal, vincitore dell’ultimo Giro d’Italia. Dall’Etna al mitico Mortirolo il prossimo Giro vuole fare selezione fin da subito con arrivi in salita e tappe di montagna dov’è fondamentale farsi trovare al 100% fin dal primo giorno. Di certo regalerà spettacolo e sarà ancora una volta la montagna a decidere la classifica finale.

Avola-Etna (166 Km)

Si parte dall’Etna, con un arrivo tutto in salita fino al rifugio Sapienza lungo un itinerario inedito. 1667 chilometri di tappa attraverso l’entroterra siciliano, partenza fissata ad Avola, e poi su per questa grande scalata che sfiora quota 2000 e che certamente saprà scegliere chi ha la gamba per un buon piazzamento.

Isernia-Blockhaus (187 Km)

Dalla Sicilia si passa al Molise per la prima vera tappa di montagna, tra salite e discese appenniniche. 187 chilometri da Isernia a cima Blockhaus, dove le pendenze sono a doppia cifra. Prima un continuo saliscendi che porta a Roccaraso, quindi a Guardiagrele. Dopo inizia la doppia scalata al Blockhaus. Su fino a Passo Lanciano, poi giù a perdere tutta la quota e di nuovo su, contornando il massiccio della Majella e sfidando pendenze proibitive.

Rivarolo Canavese-Cogne (177 Km)

La terza tappa di montagna ci porta sulle Alpi occidentali, tra Piemonte e Valle d’Aosta, per 177 chilometri pedalati tra Rivarolo Canavese e Cogne, alle porte del Gran Paradiso che festeggia i 100 anni dalla sua fondazione. Si parte tranquilli, con una lunga risalita della pianura e della valle della Dora Baltea. Dopo Aosta iniziano una serie di scalate in rapida successione: Pila fino a Le Fleurs, Verrogne e Cogne. Salite su cui il Giro ritrova la sua storia, trasportando gli appassionati ai primi anni Novanta.

Salò-Aprica (200 Km)

Approdiamo in Lombardia per la quarta tappa di montagna. 200 chilometri da Salò all’Aprica. Una classica per la Valtellina con sequenze di salite massacranti. Goletto di Cadino, la prima vetta a essere toccata. Una cima su cui il Giro mancava dal 1998. Quindi si risale la Valcamonica per attaccare il Mortirolo da Monno per scendere verso Grosio e risalire in breve a Teglio. Oltre solo più l’Aprica attraverso il valico di Santa Cristina che ha visto il suo ultimo Giro nel 1999.

Ponte Di Legno-Lavarone (165 Km)

Curiosa la partenza della quinta tappa del Giro 2022 che attacca subito in salita verso il Passo del Tonale per poi affrontare 70 chilometri di discesa continua fino alla base del Palù di Giovo. Da qui si procede relativamente tranquilli fino a Pergine Valsugana, attraverso la Valle dei Mocheni. Oltre iniziano le difficoltà di fine tappa: verticalissima la salita al Passo del Vetriolo. Ma non è finita perché qui si pedala su strette strade di montagna, ricche di gallerie intagliate nella roccia e con stretti tornanti fino a Lavarone. 165 i chilometri di questa memorabile tappa di montagna.

Belluno-Marmolada (167 Km)

È la sesta, e ultima, tappa di montagna a ospitare la Cima Coppi nel 2022. Titolo che spetta al Passo Pordoi, inserito all’interno di quella che si presenta come la classica tappa dolomitica con tanto dislivello e attraversamenti da mozzare il fiato. 167 chilometri da Belluno alla Marmolada. Partenza in piano attraverso la valle del Piave, prima di attaccare la lunga salita che porta in cima al Passo del San Pellegrino, con pendenze finali oltre il 15 percento. Dopo breve discesa prima della Cima Coppi al Passo Pordoi e, infine Passo Fedaia con il drittone di Malga Ciapela dove la pendenza è sempre superiore al 10 percento e raggiunge picchi del 18 percento. Ultimo arrivo in salita per il Giro 2022, ai piedi della Marmolada che torna protagonista dopo 14 anni.

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