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Jamba81, il writer che si diverte a firmare i cartelli CAI in Presolana

“Perchè?”. Questa la inevitabile domanda che ci coglie ogni qualvolta, dai sentieri, dai rifugi e dai bivacchi delle nostre montagne di casa, giunga testimonianza di atti che, sommariamente, definiamo “vandalismi”. Domanda che sorge spontanea di fronte agli scatti diffusi nei giorni scorsi su Facebook dal Presidente della sezione del Club Alpino Italiano di Clusone, Claudio Ranza, in cui si vedono molteplici cartelli CAI indicanti alcuni sentieri in Presolana, autografati da tale “Jamba81”. Un writer in quota, più appassionato di pennarelli che di bastoncini da trekking probabilmente.

“Non mi piace fare il bacchettone – scrive Ranza – , ma ogni tanto mi monta l’incazzo: c’è in giro un menomato mentale al quale piace scribacchiare sui cartelli indicatori. Questi sono del percorso dal Colle Presolana verso il Passo degli Agnelli . Però pubblico, così magari qualcuno possa riconoscere la firma di questo …….. e segnalare il nome del cretino. L’avessi colto sul fatto, prima gli facevo trasportare i 28 kg di materiale manutenzione rifugio che avevo nello zaino, poi…..va be, mi consola aver fatto almeno un paio di scatti decenti per una aurora strepitosa, e poi al ritorno di una giornata lavorativa, un tramonto da favola.”

Consoliamoci così, con il solito augurio che simili episodi possano in futuro diventare sempre più rari e che i frequentatori della montagna, per quanto occasionali essi siano, incrementino il grado di rispetto nei confronti della natura e di quelli che potremmo definire “beni comuni della montagna”, quali sono da considerarsi i cartelli apposti dal CAI lungo i sentieri, al pari di rifugi, bivacchi e croci di vetta.

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