#homerun, hashtag ma non solo. Un sogno divenuto realtà per l’ultra trailer altoatesino Philipp Ausserhofer che ha voluto così onorare la propria valle. Doppio nodo alle scarpette e via per una cavalcata a fil di cielo tra tecnicissimi sentieri, creste aeree e ghiacciai. Un vero e proprio fil rouge che lo ha portato a toccare i rifugi Porro, Vittorio Veneto, Brigata Tridentina, Giogo Lungo, Roma e Rieserferner raggiungendo Monte Spico (2517m) e Monte Magro (3273 m). Un tour estremo, che gli ha richiesto 34 intense ore di marcia in cui l’atleta del team Karpos/Scarpa si è trovato ad affrontare un itinerario di 160km e quasi 11mila metri di dislivello positivo.
Ad accoglierlo all’arrivo, nella piazza di Campo Tures familiari, amici e compaesani. “Sono passati quasi dieci anni da quando ho deciso di lasciare la mia amata Valle Aurina e le montagne di casa per trasferirmi a Innsbruck per studiare farmacia” il commento di Ausserhofer dopo aver completato il suo tour. “In Austria mi sono laureato, ho iniziato la mia professione, ma soprattutto ho conosciuto la mia vera passione: il trail running. Lasciare tutto ciò che è che ti è familiare per rincorrere un sogno richiede coraggio. La stessa cosa vale per il trail running. Ci vuole coraggio per incamminarsi su un sentiero non ancora percorso. In entrambi i casi l’unica mappa che puoi seguire è quella scritta nel tuo cuore”.
Farmacista, nella vita di tutti i giorni, trail runner, per passione, Philipp Ausserhofer ha trasformato la sua filosofia in un vero e proprio stile di vita. Un mantra che lo porta a voler esplorare nuovi sentieri e nuove sfide. Sfide che, a volte, lo riportano anche sulle montagne di casa. Così nasce il progetto “Home Run”. “Si tratta di un mix tra audacia, coraggio e paura, decisioni e compromessi, rinuncia e pazienza. È un messaggio per credere nei propri sogni, per aggrapparsi a loro quando gli altri li ignorano considerandoli banali. È un inno alla volontà ferrea di non arrendersi, di non fallire e di andare avanti, passo dopo passo”.
