Itinerari

5 itinerari da fare a settembre tra mare e montagna all’Isola d’Elba

Mare o montagna? è la domanda che viene posta ad ogni vacanziero. Una scelta che non è però detto si debba fare: le proposte marittime per chi ama l’escursionismo e il trekking sono tante, dalle isole greche a quelle italiane passando per i panoramici sentieri a picco sulle scogliere, e sempre più curate. Itinerari che possono essere percorsi d’estate, ma anche a settembre quando il clima è più mite, la folla di agosto è un ricordo e la luce si fa più magica.

Oggi vi proponiamo cinque itinerari da fare a piedi o in bicicletta sull’Isola d’Elba tra natura, storia e cultura sui tracciati napoleonici che ripercorrono la vita di Napoleone.

Il Bosco dell’imperatore

Si racconta che Napoleone, nel pianificare la sua fuga dall’esilio, amasse percorrere in tranquillità i sentieri nelle vicinanze della sua dimora di campagna, Villa San Martino. Nonostante il suo aspetto “rustico”, la residenza era molto più di una semplice abitazione di campagna: rappresentava di fatto la residenza più importante dell’imperatore con affreschi che raccontano le sue imprese, con un panorama invidiabile pur essendo strategicamente nascosta sul porto di Portoferraio. Ai piedi della residenza originaria, si estende la “Galleria Demidoff che fu aggiunta successivamente per volere dell’omonimo principe in onore dell’imperatore. Da qui, si ripercorrono i passi napoleonici alla scoperta di una vallata, scrigno di una delle più variegate foreste demaniali dell’isola d’Elba, dove per secoli i boschi di lecci sono stati trasformati in carbone dalle sapienti lavorazioni dei “carbonai del luogo”.

Difficoltà: media
Dislivell0: 396m+
Durata: 2 ore
Distanza:7,8 km

Percorso ad anello percorribile anche in bicicletta.

Alla Madonna del Monte tra boschi di castagni, lecci e sculture di granito

Madonna del Monte è il più importante santuario montano dell’isola e si trova a Marciana Marina; qui regnano il silenzio e un’atmosfera raccolta e suggestiva. Sul percorso (sentiero n. 103) si incontra l’eremo che ospitò il soggiorno estivo di Napoleone in cui, tra la pace del castagneto e l’isolamento della montagna, avvenne l’incontro tra l’imperatore e la sua amante polacca, la Contessa Laczyńska. Seguendo il percorso, non passeranno inosservate le particolari forme di erosione del granito, vere e proprie sculture di pietra, come quelle del “masso dell’Acquila”, “l’Uomo Masso” e della “Testa di Moro”. Dopo aver fatto rifornimento d’acqua alla freschissima sorgente dell’esedra del santuario, il sentiero prosegue verso la panoramica terrazza di “Serraventosa” che volge verso la Corsica. Lungo il tracciato non sarà difficile scorgere alcuni esemplari di mufloni e rapaci in volo.

Difficoltà: facile
Dislivello: 322m+
Durata a/r: 3 ore
Distanza: 5,2 km

Nessun “foresto” governerà Capoliveri

Capoliveri mi fa la guerra..un nido di corvi vuol resistere all’aquila imperiale”: questo, secondo la tradizione popolare, fu il pensiero di Napoleone di fronte all’unico paese in rivolta contro la sua dominazione “forzata” sull’isola. Seguendo il leggendario racconto della “Vantina”, la ragazza che salvò il paese dalle ire napoleoniche, si possono scoprire i caratteristici “chiassi”, i vicoli del centro storico di questo antico borgo minerario.

La passeggiata prosegue sul Monte Calamita in quello che è il Santuario delle Orchidee, tra le ombreggiate pinete e l’odorosa macchia mediterranea. Spaziando sulla costa toscana e l’abitato di Porto Azzurro, si raggiungono le vedute di Ponente con il Golfo Stella, il maestoso Monte Capanne e uno scorcio da cartolina di Capoliveri.

Difficoltà: facile
Dislivello: 350m+
Durata a/r: 2 ore
Distanza: 8,2 km

Il percorso ad anello del Monte Calamita può essere effettuato anche in bicicletta, si coglia in questo caso di farlo nella sua totalità (19,3 km).

Parco Minerario dell’Elba: alla ricerca dei tesori dell’imperatore

A Rio Marina, il “Parco Minerario dell’Elba” la fa da padrona: un museo mineralogico in cui sono custodite tutte le pietre preziose minerarie che un tempo rappresentavano la principale fonte di finanziamento del “principato Napoleonico”. Per secoli, i giacimenti ferrosi della zona orientale dell’isola hanno fatto la fortuna di chi aveva la possibilità di sfruttarli, dagli albori con gli etruschi, passando per la dominazione pisana, fino al periodo napoleonico. Ematite, pirite e limonite sono solo alcuni dei numerosi minerali che costituiscono la varietà geologica dei cantieri minerari del versante riese. Il tracciato offre la possibilità di vivere un vero e proprio “viaggio” alla ricerca dei brillanti tesori nascosti nel sottosuolo e delle loro particolari cristallizzazioni.

Le escursioni e le varie attività all’interno del Parco Minerario sono organizzate (https://parcominelba.it)

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