Alpinismo

Beka, geografo smentisce "giustiziere"

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BERLINO, Germania — "Sarebbe meglio che Jurgalski andasse direttamente in cima al picco Nord del Beka Brakai Chokk. Da lì forse potrebbe dare informazioni precise su quanto sono esattamente alte le altre due cime". Questa la secca risposta del ricercatore tedesco Wolfgang Heichel, riconosciuto come uno dei maggiori esperti internazionali della geografia delle montagne del Karakorum, alle polemiche riguardo la salita di Simone Moro.

"Come scrivo nelle mie Chronicles – dice Heichel – sono state fatte tre differenti misurazioni sul massiccio del Beka Brakai Chhok. Gli inglesi l’hanno esaminato nel 1911-13, i tedeschi nel 1954-1959; e i cinesi nel 1974-1976. Tutti e tre le misurazioni confermano i dati che riportati nel libro".

Si rivela così un fuoco di paglia la polemica alzata nei giorni scorsi da un misterioso editore del mondo dell’alpinismo, che ha accusato Moro di aver nascosto dettagli importanti nel racconto della prima salita sul Beka, compiuta lo scorso agosto in stile alpino con Hervè Barmasse.

Secondo il "giustiziere", che ora finalmente sembra avere un nome – quello di Eberhard Jurgalski, editore di 8000ers.com – la cima Sud del massiccio salita dai due alpinisti non sarebbe la più alta del gruppo, con i suoi 6.940 metri, ma sarebbe più bassa di 95 metri. La notizia, secondo Jurgalski, era nota dal 2006 e approvata dai maggiori geografi internazionali del Karakorum: Heichel, appunto, e il polacco Jerzy Wala.

Oggi, però, le parole di Heichel smentiscono ufficialmente le dichiarazioni dell’editore tedesco, che si ritrova così ad essere contraddetto da quella che lui stesso cita come fonte autorevole sul tema.

Moro, dal canto suo, aveva già respinto ieri ogni accusa di falistà dichiarando che si era limitato a fornire l’altezza della montagna che compariva sulla documentazione ufficiale, e che comunque il valore della sua salita era da cercare nell’esplorazione e non nelle "precisazioni metriche".

Nella zona nordoccidentale del Pakistan, tra Hindukush e Karakorum, ci sono moltissime montagne inviolate e sconosciute tra i 6000 e i 7000 metri. Heichel, il maggior esperto di questa zona, ha pubblicato nel 2003 una guida con mappe dettagliate, foto e informazioni precise su tutte le cime del luogo: si tratta della "Chronique der Irshliedung des Karakoram: Teil. Western Karakoram" pubblicata dalla Haus des Alpinisistnus, Pruaterinel Alpine Museum.
 

Sara Sottocornola

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