AlpinismoAlta quota

Broad Peak, Kim Hong-bin muore in discesa dal suo 14esimo 8000

L’alpinista sudcoreano Kim Hong-bin ha perso la vita sul Broad Peak mentre stava scendendo dalla vetta raggiunta alle 16.58 di domenica. Per lui era il 14esimo 8000. Fatale la caduta per una quindicina di metri in un crepaccio a quota 7800 metri. A intervenire, dopo che i compagni hanno dato l’allarme giunti a C3, è stato il russo Vitaly Lazo. Putroppo, per Hong-bin Kim non c’è stato nulla da fare.

Un destino davvero beffardo che ancora una volta nell’aria sottile ha intrecciato la gioia del coronamento del sogno dei 14 8000 inseguito per tutta la vita alla morte. Kim Hong-bin, che era senza dita delle mani a causa dei congelamenti riportati durante una solitaria sul Denali nel 1991, è stato il primo alpinista con una disabilità a chiudere il cerchio dei giganti della Terra.

Fortunatamente, un altro indicente che ha coinvolto Nastya Runova si è risolto senza gravi conseguenze nella giornata di ieri. L’alpinista russa è caduta in un crepaccio durante la notte mentre era in discesa. A intervenire, insieme ai suoi compagni, il russo e compagno di cordata di Lazo Anton Pugovkin.

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