Cronaca

Lorenzo Scandroglio ci ha lasciati dopo una vita a raccontarci i tanti volti della montagna

È una dolorosa notizia quella che si apprende questa mattina, giovedì 15 luglio. Lorenzo Scandoglio è morto all’ospedale maggiore di Novara dopo che un malore lo aveva colpito due settimane fa. Da quel momento era ricoverato in gravi condizioni, oggi un’emorragia celebrale lo ha portato via.

Una passione quella di Lorenzo per la montagna che aveva tanti volti. Volontario del soccorso alpino, gestore del rifugio Città di Arona all’Alpe Veglia, prima ancora del rifugio Miryam in Val Formazza. La montagna vissuta da Lorenzo era però anche quella del trasmetterne la cultura. Lo ha fatto grazie alla sua attività di giornalista, che ha svolto per tante riviste di settore e non solo, di scrittore e traduttore, di ideatore e fondatore del festival LetterAltura.

Era facile seguirlo sui social dove spesso postava le sue riflessioni, ma anche video dal rifugio e delle uscite scialpinistiche con gli amici, la compagna Cecilia e il suo adorato cane Cochise, con il quale aveva intrapreso la strada del soccorso cinofilo in montagna.

Lorenzo ha spesso condiviso il suo sentiero anche con noi di Montagna.tv. Desideriamo esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia a cui ci uniamo nel doloroso momento.

A presto Lorenzo, ci si vede in cima.

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7 Commenti

    1. Prima dei vaccini covid, la gente moriva comunque a migliaia per emorragia cerebrale. Per favore lasciamo perdere certe idiozie e piangiamo una grande e bella persona!!

  1. Gli effetti collaterali accertati possono essere trombi, non emorragie. Almeno questi sono i dati filtrati ad oggi da OMS e simili.

    1. mah guarda negli ultimi due mesi ho letto almeno 4mila reports di effetti collaterali nei braccinati – e’ un mio hobby, non sono medico – e l’emorragia cerebrale appare con una certa frequenza. Non so da dove prendete tanto ottimismo, io sono ottimamente informato e non sono per nulla ottimista, i fatti parlano in modo eloquente.

  2. Un gran peccato per Lorenzo…Mi dispiace davvero

    Inviterei quindi tutti gli illuminati di ogni ordine e grado, che, seguendo le certezze scientifiche del proprio ortolano o arredatore d’interni abbiano deciso di non vaccinarsi, a venire a trovarmi nel mio posto di lavoro, in una Divisione di Malattie Infettive con unità di terapia semi-intensiva respiratoria per gli ammalati da infezione del virus, non del vaccino.
    Sarò lieto di accompagnarli in un tour per mostrare loro che cosa significa respirare grazie ad una macchina e a farsi bucare un’arteria almeno due volte al giorno per capire se ci fosse eventualmente bisogno di farsi intubare e finire in Terapia Intensiva…
    Come on….ancora posti liberi (anche nei letti)

    1. da collega (di tutt’altro ramo) concordo pienamente. e poi che diamine… ascoltiamoli ‘sti dottori; un “hobby” non può sostituire le conoscenze scientifiche, quelle vere ovviamente… non i “report” beccati qua e là su Internet.

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