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Andrea Tiberi, la mountain bike e la montagna

“Adesso mi godo la pensione”, scherza Andrea Tiberi, che nel 2020 ha chiuso la sua carriera da professionista della mountain bike. Nato e cresciuto in Valle di Susa, a Oulx, è presto diventato l’atleta italiano di riferimento per il Cross Country MTB. Campione italiano nel 2015, l’anno successivo gareggia all’Olimpiade di Rio rappresentando i nostri colori.

Classe 1985, Andrea è un campione sia in sella che nella vita di tutti i giorni. Uno di quei ragazzi abituati a non mollare mai, a guardare sempre avanti con coraggio e determinazione. Lo sport è la sua vita, che sia gara o semplice passione. “Quando non pedalo scalo, arrampico, mi alleno con gli sci da fondo”. La sua è una passione a 360 gradi per la montagna e per il territorio in cui è cresciuto. “Penso di aver esplorato ogni angolo della Valle di Susa, adesso che ho più tempo voglio dedicarmi alle altre montagne del Piemonte.

Hai in mente qualche progetto?

“Mi piace molto l’idea di unire le varie discipline. Partire in bici da casa con tutta l’attrezzatura e poi fare una bella salita. Quest’estate vorrei fare il Monviso, che per noi è la montagna simbolo. Ho progettato un percorso di avvicinamento interamente in mountain bike con cui raggiungere il rifugio Quintino Sella e da lì provare la est. Per il rientro ho immaginato un anello. Oltre al Monviso, è una bella occasione per scoprire le nostre valli in modo divertente e insolito.”

Hai già fatto qualche salita in zona Monviso?

“Ho salito Punta Udine e poco altro, ma spero di recuperare presto. Si tratta di un territorio di grande tradizione alpinistica che merita di essere scoperto. Scoperto non solo per l’alpinismo, ma anche per le altre attività che si possono praticare.”

Un esempio?

“La Valle Varaita sta diventando in questi anni una delle protagoniste del mondo mountain bike. Proprio quest’estate si terrà la seconda edizione della TransVaraita Bike, evento sicuramente da tenere d’occhio per le potenzialità future. Quattro giorni di enduro completamente pedalato dove i percorsi li fai a vista. Una grande esperienza di scoperta del territorio.”

… continua sullo Speciale Outdoor Piemonte, lo trovi in edicola allegato al numero 111 di Meridiani Montagne.

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Un commento

  1. Rimane un mistero se arriva qualche soldo da sponsor o da attivita’ non avventurosa..cosi’ poi gli imitatori che abbandonano lavoro a tempo indeterminato dietro scrivania o scaffale,o rimangono a secco o vanno a pescare nelle”borsetta di mamma’ ” di Carosone.
    Una ipotesi potrebebessere che il front man faccia marketing , abbia un negozio di Bikes con meccanici ( provetti e non improvvisati)per riparazioni , abbigliamento, accessori e addetti alla quotidiana gestione del tutto…pure routinaria e noiosa.

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