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Citizen Science nelle Alpi Marittime: 19 “nuovi” stambecchi da monitorare

Dopo aver visto come stiano gli stambecchi delle Orobie, facciamo un salto sulle Alpi Marittime. Al pari delle montagne lombarde, anche qui sono stati attivati negli anni passati progetti di citizen science, che hanno visto i cittadini impegnati come piccoli scienziati a supporto degli esperti nel monitoraggio della specie. Ricorderete sicuramente la simpatica campagna #beccalostambecco, attivata dal Parco Naturale delle Alpi Marittime insieme al confinante Parc National du Mercantour. Per l’estate 2021 le Aree Protette Alpi Marittime invitano nuovamente la collettività a partecipare ai progetti di citizen science. Soprattutto perché c’è una novità!

Nuovi arrivi

Come si legge sul sito delle Aree Protette Alpi Marittime, a maggio 2021, 19 stambecchi sono stati catturati nel Parc national de la Vanoise per essere trasferiti nelle Alpi Marittime. L’operazione a cura del Parc national du Mercantour è stata effettuata allo scopo di rinforzare il patrimonio genetico della popolazione transfrontaliera di ungulati.

Studi condotti sulla popolazione Marittime-Mercantour hanno rilevato che in essa vi è la più bassa variabilità genetica tra quelle analizzate nell’arco alpino. La costituzione del nucleo di ungulati delle Marittime ha infatti avuto origine da pochi individui, tutti provenienti dal Gran Paradiso, grazie ad una serie di pionieristiche reintroduzioni volute da Vittorio Emanuele III tra gli anni Venti e Trenta del ‘900. Al contrario delle popolazioni del Gran Paradiso e del confinante Parco Nazionale della Vanoise che, essendo sopravvissuti all’estinzione, rappresentano il nucleo originario e mostrano una maggiore diversità genetica.

Il progetto di rinforzo genetico è in linea con le raccomandazioni del Reintroduction Specialist Group della Species Survival Commission della IUCN (International Union for Conservation of Nature), che raccomanda di preservare la maggiore diversità genetica possibile, sia per le popolazioni animali naturali che per quelle reintrodotte (IUCN, 1998).

Ottenere un’alta diversità genetica è strategico per la conservazione dello stambecco in quanto consente alla specie di avere una maggiore resilienza verso epidemie, cambiamenti climatici e disturbo umano.

Stambecchi in esplorazione

A quasi due mesi dal rilascio in Val Gordolasca (Belvedere – Francia) gli stambecchi stanno “esplorando” le loro nuove montagne: alcuni individui hanno superato lo spartiacque alpino principale arrivando nel Parco delle Alpi Marittime, tra questi c’è “Super combo” che è nella zona di Fenestrelle.

Gli animali dotati di collari Gps (oltre che di marche colorate posizionate sulle orecchie) sono monitorati attraverso un satellite che tramite un’applicazione, rende pubblica (con qualche ora di ritardo) la posizione che si può vedere su una mappa online (consultabile sul sito del Parc National du Mercantour: www.bouquetin.mercantour-parcnational.fr). Sulla mappa sono visualizzati sotto forma di pallino rosso i singoli esemplari marcati, con indicato il nome. Cliccando su “Voir le parcours” è possibile visualizzare gli spostamenti registrati entro un certo range temporale.

Unitamente a questi stambecchi geolocalizzati dal satellite a intervalli di tempo regolari, nei parchi Alpi Marittime e Mercantour ce ne sono altri dotati esclusivamente di marche auricolari e/o collari visuali. Una caratterizzazione di una serie di individui che consente lo studio degli spostamenti degli animali, occupazione del territorio e la raccolta di altre informazioni.

Gli inviti agli escursionisti

Fatte tali premesse si invitano gli escursionisti a segnalare, come già effettuato negli anni scorsi, gli animali marcati o dotati di collare Gps, vecchi e nuovi arrivati. “Il contributo dei frequentatori delle montagne è fondamentale per migliorare le conoscenze sulla fauna del Parco delle Alpi Marittime.”

Risultano di grande interesse per il Parco anche segnalazioni di eventuali animali morti con marche o il loro rinvenimento. Per partecipare all’iniziativa si possono compilare direttamente online o scaricare in versione cartacea i moduli disponibili sul sito www.areeprotettealpimarittime.it (modulo “Segnalazione Stambecco marcato”).

Le segnalazioni risultano ancora più utili se corredate da foto e/o video, con indicazioni precise della località, da inviare a laura.martinelli@areeprotettealpimarittime.it.

Non solo stambecchi!

Se volete divertirvi anche con altre specie, è possibile aiutare gli esperti nel monitoraggio di camosci marcati e avvoltoi. Anche in questo caso, sul sito del Parco troverete la modulistica necessaria per diventare scienziati.

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