Scegliere lo sport per raggiungere l’obiettivo benessere
Tutto inizia dalla propria insoddisfazione, da un’incapacità di esprimere se stessi, ci racconta Ilaria Ianni. Abruzzese, 35 anni, dopo il primo lockdown di marzo e aprile 2020 decide di cambiare vita fondando “Vado Libera”. “Nella quotidianità mi sentivo lontana dai miei obiettivi di benessere. Cattive abitudini, stress lavorativo, mancanza di tempo e orari frenetici avevano reso il mio stile di vita disallineato da come volevo sentirmi”.
Grazie alla bici, passione che coltiva da molti anni, ritrova il suo passo e inizia a lavorare su se stessa. “Dopo molti anni a Bolzano decido di lasciare il lavoro e tornare a L’Aquila”, quindi decide di offrire agli altri l’esperienza maturata su se stessa per ricercare un equilibrio nella propria vita quotidiana, senza far si che il lavoro o lo stress prendano il sopravvento. Al centro del percorso c’è la bici, o lo sport in generale, con salite e discese. Ogni salita è un traguardo da raggiungere in questa crescita emotiva e personale. Ma forse la stiamo facendo troppo facile perché per tagliare un traguardo bisogna lavorare su molti aspetti della propria vita, anzitutto sulle abitudini, sullo stress, sul tempo che sembra sempre poco. Bisogna porsi degli “obiettivi di benessere”.
Ilaria, come funziona questo percorso?
“Tutto parte da una chiacchierata in cui lascio che le persone mi raccontino la loro quotidianità, cosa li appassiona e cosa invece sembra sfuggirgli di mano. Le loro insicurezze. Molti provano, o hanno provato ad attuare dei cambiamenti per stare meglio, ma alla fine non sono riusciti a produrre effetti duraturi nel tempo. Da queste deriva un’insicurezza, una paura di non poter cambiare.”
Il tuo lavoro come Health Coach consiste nel far ritrovare sicurezza?
“È un processo che facilita un percorso di benessere grazie all’attuazione di alcuni comportamenti sostenibili. Tutto parte da una sfida con se stessi, da un obiettivo che si vuole raggiungere. È diverso da persona a persona. Durante questo periodo si lavora sulla consapevolezza dell’alimentazione, sullo sport con un focus sulla bici che è la mia area di comfort.”
Come la bici si trasforma in benessere psico-fisico?
“La bici ti permette di guardarti dentro, di andare a fondo in te stesso. La pedalata aiuta a conoscersi, a scoprire alcune parti di se che non si conoscevano. Osservare i risultati che migliorano, fare in sella una salita che prima non si riusciva nemmeno a immaginare, osservare i miglioramenti fisici. Sono tutte cose che offrono sicurezza e un aumento dell’autostima con una conseguente diminuzione dello stress. Tutte sensazioni che ho provato prima di tutto su me stessa.”
Cosa hai visto succedere in un anno su di te?
“Innanzitutto un aumento degli stimoli e dell’entusiasmo. Una liberazione dallo stress, la capacità di distaccarmi per qualche ora dai problemi e dalle scadenze riuscendo a equilibrare i momenti della mia giornata.”
Qual è l’obiettivo finale di un percorso di questo tipo?
“Riuscire a equilibrare le proprie abitudini togliendo quelle cattive. Per farlo bisogna sostituirle con nuove e sane abitudini. Non è un lavoro psicologico, più semplicemente cerco di aiutare le persone a tirare fuori il proprio potenziale.”
Recenti incidenti , gravi o mortali, su piste cicloturistiche montane,, fanno evidenziare che la pedalata libera o assisitita con motore elettrico amplia la platea di utenti, alcuni dei quali non sanno gestire LA DISCESA…la frenata avviene troppo tardi o non si dominano le forze in curva…i terreni accidentati.
Poi…si aprono molti bike renting, ma ci saranno altrettanti tecnici meccanici all’altezza?Assieme alla bici, tutti forniscono in noleggio pure il caschetto?
La Poetica va accompagnata alla Tecnica .