AlpinismoAlta quota

È vetta sul Baruntse, la parete nord-ovest non è più inviolata

Marek Holecek e Radoslav Groh sono riusciti a toccare la vetta del Baruntse (7.129m) nel pomeriggio di ieri dopo aver aperto una via sull’inviolata parete nord-ovest della montagna.

Oggi verso le quattro del pomeriggio io e Ráda abbiamo terminato la nuova via attraverso la parete NO, pochi minuti dopo abbiamo raggiunto la cima del Baruntse. Non abbiamo nemmeno scattato foto, non ci sono state espressioni di gioia, abbiamo subito continuato a scendere per quello che ci consentiva il meteo infernale. Sono le 19, al nostro sesto bivacco. Dormiremo in un sacco a pelo completamente bagnato.
Preghiamo di avere almeno visibilità domani e di scendere a valle. Siamo molto stanchi! Ne abbiamo abbastanza!”
le parole di Holecek via satellite.

 La salita

La salita dell’immensa parete NO del Baruntse, che si dispiega per circa 2000 metri, è stata una vera e propria sfida di resistenza per i due alpinisti, che hanno lasciato il campo base lo scorso 20 maggio per bivaccare ai piedi della montagna. L’attacco in stile alpino è cominciato venerdì 21, una scalata che ha dato del filo da torcere già dai primi metri a causa del ghiaccio duro che li ha accompagnati per le prime 12 ore fino al secondo bivacco su una cengia nel ghiaccio “con le gambe penzoloni tutta la notte e il sedere che scivolava dalla sporgenza”.

Domenica i due alpinisti erano ai 200 metri dalla fine del crinale e ad altri 100 metri attraverso la neve dalla vetta. “Oggi abbiamo un buon bivacco. Siamo strapazzati come mirtilli, ma abbiamo ancora un po’ di forza. Se l’Onnipotente è a casa domani e ci dà il suo permesso, completeremo la parete nord-occidentale del Baruntse”.

Oggi è stato il nostro giorno peggiore” hanno scritto i due lunedì a soli 50 metri dalla fine del crinale, ma “oltre le nostre possibilità di salirci a causa dell’inizio di una forte nevicata e di un fiume di neve che scendeva dalle rocce”. Il quinto bivacco in un posto riparato, mentre le valanghe scendevano attorno a loro. “Siamo stanchi come gattini, congelati, affamati e assetati. Che Dio ci aiuti a salire domani e anche a scendere”.

Nel pomeriggio di ieri la bella notizia della vetta e il sesto bivacco. Oggi si attendono notizie della discesa.

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3 Commenti

  1. Attualmente, dopo il ritiro di Urubko dall’alta quota, questo Holecek è l’ultimo alfiere del vero alpinismo alle alte quote. Nelle sue imprese ci sono sempre i tre aspetti fondamentali per una salita di qualità: esposizione, puro stile alpino e difficoltà senza alcun compromesso. Le sue imprese sono davvero notevoli.

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