AlpinismoAlta quota

Marc Batard e il progetto di una nuova via sull’Everest

Un itinerario più sicuro per aggirare l'Icefall

Marc Batard è tornato in patria nelle scorse settimane, amareggiato per aver dovuto rinunciare alla vetta dell’Annapurna per ragioni di sicurezza ma soprattutto per ciò che i suoi occhi hanno visto accadere su un Ottomila divenuto in questa primavera preda delle spedizioni commerciali, con sovvertimento di ogni etica alpinistica. Al contempo è però rientrato con in tasca un sogno, meglio dire un progetto. Il prossimo anno lo vedremo tornare in Nepal, stavolta puntando all’Everest, per aprire una nuova via.

Un itinerario con uno scopo ben preciso: aggirare la seraccata del Khumbu, la sempre più temuta Icefall, così da garantire una maggiore sicurezza non solo agli alpinisti, ma anche e soprattutto agli Sherpa.

“Ho identificato un modo per rendere meno pericolosa l’ascesa dell’Everest dal versante nepalesescrive sui social – . Per realizzare questo nuovo itinerario sarà necessario fare un sopralluogo più preciso nel settembre venturo. Poi tornerò nei mesi di novembre – dicembre di questo anno per attrezzare la nuova via in compagnia di Pasang Nuru Sherpa e Sajid Ali Sadpara (figlio di Muhammad, scomparso sul K2 lo scorso inverno). Saremo accompagnati da 4 o 5 nepalesi che mi impegnerò personalmente a formare.”

La nuova via, la cui fattibilità è stata valutata durante un sorvolo al campo base prima del ritorno in Francia, interesserà il tratto da campo base al C1. Appunto per evitare l’area dell’Ice Fall sempre più ostile. Il tentativo di ascesa fino alla vetta, sfruttando il nuovo itinerario allestito nel 2021, lo vedrà protagonista a 70 anni nella primavera 2022. Rigorosamente senza ossigeno.

A caccia di un nuovo record

Come riporta l’Himalayan Times, la spedizione sarà legata a una iniziativa umanitaria, il progetto “Himalayan International Mountaineering School”. La speranza di Batard, detentore del record di ascesa in velocità senza ossigeno dell’Everest, conquistato nel 1988, è inoltre di portare a casa un nuovo record. Ovvero diventare l’alpinista più anziano sul Tetto del Mondo senza ossigeno supplementare, scalzando così l’italiano Abele Blanc, che nel 2010 ha scalato l’Everest a 55 anni e 264 giorni.

L’ascesa prevista per la primavera 2022 rappresenterebbe la nona volta sul Tetto del Mondo per Marc, salito già 6 volte da Sud, 2 volte dal versante tibetano.

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