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Dal biglietto del concerto che si paga in alberi alla Climbers Forest, idee innovative da cui nascono nuovi boschi

Il prossimo 29 maggio 2021 tra i boschi della val di Sella, in Trentino, andrà in scena un concerto speciale. “Climate positive”, così lo definiscono gli organizzatori. Un concerto che farà bene all’ambiente. Per accedere infatti non sarà necessario pagare il classico biglietto ma adottare un albero. 

Si tratterà di un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e del botanico Stefano Mancuso. L’idea del TreeTicket, ovvero il biglietto d’accesso che si paga in alberi, nasce per lasciare l’ambiente migliore di come è stato trovato

Medesima filosofia che ritroviamo alla base di un secondo progetto amico del clima e dell’ambiente: la Climbers Forests o Foresta degli Arrampicatori. Una idea nata dalla collaborazione tra Zero CO2, startup italiana che si occupa di riforestazione permettendo a privati e aziende di compensare CO2 piantando nuovi alberi, e Stefano Ghisolfi. Il progetto iniziale vedeva come proposito il piantare alberi per festeggiare una nuova salita del climber piemontese e al contempo compensare le emissioni di CO2 prodotte per i suoi spostamenti. L’idea della Climbers Forest è però piaciuta molto al mondo dell’arrampicata e in sintesi oggi chiunque può far crescere questa foresta.

Scopriamo nel dettaglio le due iniziative.

Un concerto climate positive

Sarà un doppio appuntamento musicale quello in programma per il 29 maggio a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice di Arte Sella. Massimo 40 persone a concerto, primo accesso alle ore 14, secondo alle 17.  

Mario Brunello, violoncellista di fama internazionale e Stefano Mancuso, scienziato di grande prestigio, esperto in arboricoltura ed etologia vegetale, il primo amante della natura, dove fa risuonare la sua musica, il secondo appassionato e cultore di quest’arte, hanno dato vita ad un’unione unica. Saranno, infatti, protagonisti di un’indagine “musical-vegetale”, nata in passato nell’ambito del festival dell’economia circolare Recò, che prende corpo dall’ultimo movimento della Seconda Partita in re minore per violino solo di Bach. L’opera conta su un’architettura basata sulla variazione che si costruisce pian piano su se stessa, proprio come una pianta e possiede una vita e un respiro analoghi a quelli di un albero.

Come si legge sul sito di Arte Sella gli alberi adottati dal pubblico come biglietto di accesso per il concerto verranno in seguito piantati nell’area circostante, colpita nel 2018 dal ciclone Vaia, per catturare più CO2 di quella emessa dall’evento stesso e per lasciare all’ambiente un “tesoretto verde”, un nuovo bosco in grado di restituire nel tempo biodiversità al territorio, di catturare più anidride carbonica e di filtrare meglio l’acqua piovana nella falda.

L’iniziativa è promossa dalla trentina Acqua Levico, “The climate positive water” ,che si impegna a piantare e a prendersi cura degli alberi adottati, mentre il primo esperimento di TreeTicket è organizzato da Etifor, spin-off dell’Università di Padova che si occupa su scala globale di valorizzazione del patrimonio forestale per enti pubblici e privati, in collaborazione con Arte Sella.

Come funziona il TreeTicket

Gli spettatori, una volta acquistato il biglietto sul sito di Arte Sella, potranno scaricare dalla piattaforma di riforestazione in crowdfunding wownature.eu l’attestato di adozione dell’albero, che andrà presentato all’evento per potervi accedere. I titolari del biglietto, quindi dell’albero, verranno poi invitati nei mesi successivi all’evento di messa a dimora delle piante.

Le basi scientifiche del progetto

L’evento climate positive è reso possibile dal MARC (Measure Avoid Risk Communicate), un metodo coniato dal team di ricercatori di Etifor che permette di misurare scientificamente gli impatti, evitando quelli non necessari, e di quantificare la quantità di alberi necessaria non solo per pareggiare le emissioni ma soprattutto per andare in “credito di ossigeno” rispetto all’ambiente.

Gli alberi sono una delle icone più potenti della lotta alla crisi climatica, nonché l’essere vivente perfetto per catturare CO2 e generare impatti positivi. La misurazione degli impatti di un evento avviene sulla base delle edizioni passate o, nel caso delle prime edizioni, su apposite stime, utilizzando i migliori standard disponibili, tra cui: World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), World Resources Institute (WRI), Greenhouse Gas Protocol, ISO 14064-1:2018, Greenhouse Gases.

Accanto al calcolo delle emissioni, vengono anche messe in campo best practice, quali: spostamenti a zero emissioni, impiego di energie rinnovabili, riuso, riciclo, acquisto responsabile, tecnologie produttive e dematerializzazione. 

Stefano Ghisolfi e la Climbers forest

“La Climbers Forest è la foresta degli arrampicatori: nomadi, atleti, avventurieri, esploratori, che hanno fatto della natura la loro seconda casa, il luogo dove divertirsi, mettersi alla prova e superare i propri limiti – si legge sul sito di Zeroco2.eco – gli arrampicatori sanno quanto è importante rispettare la natura, non lasciare sporco in giro, lasciare meno traccia possibile del proprio passaggio. Però amano viaggiare, un’attività che ha ancora bisogno in larghissima parte di combustibili fossili; così, per compensare le emissioni di CO2 dei viaggi, nasce la Climbers Forest”.

Come anticipato, l’iniziativa è nata in collaborazione con Stefano Ghisolfi, ma ha trovato ben presto come nuovi ambassador i Brocchi sui Blocchi. La possibilità di festeggiare salite piantando alberi è ora estesa a tutti.

“La cosa bella è che ognuno di noi può far crescere la foresta piantando un albero per celebrare la salita del proprio progetto – scrive Stefano Ghisolfi sui social – , per compensare le emissioni o per offrire un po’ di ossigeno al pianeta come si offre da bere dopo aver realizzato un obiettivo. È un’iniziativa a lungo termine e contiamo sull’attenzione che gli scalatori hanno per l’ambiente, sicuri che grazie a tutti noi questa foresta crescerà anno dopo anno”.

“Gli alberi saranno piantati in diverse zone del Guatemala  – aggiunge – e il nome Climbers Forest è per indicare l’insieme degli alberi piantati, che però non saranno tutti nello stesso luogo”. Dando uno sguardo sul sito è possibile vedere che ci sia ampia scelta di specie arboree piantabili (arancia, avocado, cedro et al.) e che sia possibile non solo acquistare ma anche regalare alberi. Ciascun climber è inoltre invitato a raccontare la storia della sua nuova salita sul web.

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