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Approvata la rimozione delle strutture obsolete in Marmolada

Nel corso del Consiglio del 16 marzo 2021, la PAT (Provincia Autonoma di Trento) ha reso ufficialmente noto che in futuro le strutture obsolete presenti in Marmolada saranno rimosse. Per richiedere la rimozione dei resti di vecchi impianti e ruderi, che alterano il paesaggio dolomitico, era stata lanciata lo scorso ottobre da Guido Trevisan e Franco Tessadri una petizione che aveva portato alla raccolta di ben 4500 firme.

Proprio Tessadri, durante il recente Consiglio, ha illustrato ai commissari il documento sottoposto all’attenzione della PAT, che richiede a monte della realizzazione di un qualsiasi nuovo impianto a fune, una pulizia preventiva con rimozione dei ruderi e dei resti delle strutture dismesse.

Di rimando l’assessore all’ambiente Mario Tonina ha tenuto a evidenziare che il vincolo chiesto dalla petizione già sia previsto dall’articolo 28 del Piano urbanistico provinciale. Pertanto la richiesta della petizione è totalmente condivisibile, nell’ottica di una riqualificazione del paesaggio della Marmolada tutelata dal piano Dolomiti Unesco che già prevede la demolizione delle strutture obsolete non rigenerabili in altro modo.

Manca ancora l’ok per la nuova cabinovia

In merito in particolare alla realizzazione di un nuovo impianto di risalita in Marmolada, Tonina ha ricordato che la risposta dalla PAT alla richiesta dell’ottobre 2019 da parte della società Funivia Fedaia-Marmolada di poter realizzare una nuova cabinovia ad ammorsamento automatico sul tracciato dell’ex impianto, è attualmente sospesa. Si attende infatti la sottoscrizione dell’accordo con la regione Veneto e i due Comuni di Canazei e Rocca Pietore, nel Bellunese.

“In caso di accordo verranno valutati tutti gli aspetti connessi al nuovo impianto, compresi quelli paesaggistici, ponendo a carico del concessionario tutti gli oneri legati alla demolizione dell’attuale e quelli legati ai vecchi manufatti esistenti. Se invece non si arrivasse alla sottoscrizione dell’accordo si provvederà comunque, d’intesa con il comune di Canazei, ad obbligare l’ultimo concessionario alla “pulizia” della Marmolada”, le parole in merito di Tonina, come riportato da Il Dolomiti.

Sul tema del nuovo impianto Tessadri ha espresso perplessità: “Questa fase sia di incertezza sul futuro del turismo sia di progressiva modificazione del ghiacciaio, offre l’occasione per realizzare questa “pulizia” ma anche per ripensare al progetto della nuova funivia. Meglio sarebbe infatti evitare la costruzione di questa nuova infrastruttura che snaturerebbe l’ambiente e sulla quale anche la Sat ha espresso forti preoccupazioni”.

Il dissenso della SAT verso nuovi impianti

Nelle scorse settimane la SAT ha espresso, attraverso un comunicato ufficiale, il proprio dissenso nei confronti della realizzazione di nuovi impianti, elencando una serie di interventi necessari e proposte alternative che consentano di riportare la Marmolada ad essere una montagna iconica. A salvaguardare “il suo valore naturale e paesaggistico, le sue peculiarità legate all’alpinismo e alle vicende belliche, la rendono unica fra tutte le altre cime circostanti”.

“La Marmolada può e deve tornare ‘La montagna’ la sintesi della SAT – dove, a partire dai predominanti aspetti naturalistici, mettere a valore quelli più propriamente alpinistici, storici e culturali”.

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3 Commenti

  1. Bene !
    Se ho capito, toglieranno le robe vecchie e non usate se e quando ne costruiranno di nuove.
    Comunque di sicuro in un futuro sul quale discutere, passo passo e vedendo l’evoluzione.
    Una perfetta decisione !

    Chissà che con i finanziamenti europei si superino i disaccordi e tutto si faccia subito… spero più nella pulizia che altro…. ma rende poco.

  2. Ottimo. Dalla Marmolada … all’Etna, anche lei molto deturpata.
    Via la spazzatura, lasciata per tenere un qualche diritto.

  3. Idea alternativa: risalita con quad cingolati elettrici a noleggio che poi in discesa si ricaricano le batterie e stazioni di ricarica a pannelli fotovltaici.Oppure piste battute una a tornanti per salita con pelli ed una per discesa..senza impianti a fune e piloni.. Si paga una quota per il servizio battitura, per risalita meccanizzata extra …a motoslitte..altra pista a lato..Un esperimento usando un pool di motoslitte gia’in possesso o quad cingolati si puo’ fare e se non va ,tutti a casa senza esborsi ed impianti fallimentari da demolire e pagare per decenni di debiti.Idem per rifugi stagionali smontabili.

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