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Campionati del Mondo SKIALP, 4 giorni di gare sulle nevi di Andorra

Da martedì 2 a sabato 6 marzo, le nevi di Arinsal, in Andorra, hanno visto sfidarsi gli atleti del mondo SKIALP nei Campionati del Mondo ISMF di Sci Alpinismo. Quattro giorni di gare intense (con un venerdì di riposo) che siamo pronti a ripercorrere con voi.

Lunedì 1 marzo: via ufficiale ai Campionati

Il via ai Campionati del Mondo SKIALP è stato dato nel pomeriggio di lunedì 1 marzo, con una cerimonia di apertura ad Arinsal. Purtroppo meno entusiasmante di quanto gli organizzatori avrebbero desiderato, a causa dei limiti imposti dal Covid-19.

Martedì 2 marzo: Sprint Race

Ad aprire le danze dei 4 giorni di gare è stata la Sprint Race di martedì. Un inizio insomma a gran velocità!

Il percorso era quello classico con una prima fase seguita dalla sezione “diamante”, con un tratto a piedi e uno sugli sci, prima dell’ultimo cambio d’assetto e discesa fino al traguardo. Nella gara finale lo svizzero Iwan Arnold e lo spagnolo Oriol Cardona Coll, inseguito dal francese Thibault Anselmet, si sono imposti fin da subito al timone ma una caduta del francese all’altezza di una delle ultime porte in discesa ha lasciato spazio nello sprint finale allo spagnolo e allo svizzero. A tagliare per primo il traguardo è stato alla fine Iwan Arnold, conquistando il titolo di Campione del Mondo nella disciplina Sprint, seguito da Oriol Cardona Coll (argento) e Nadir Maguet (bronzo).

Nella categoria senior femminile a conquistare il titolo di Campionessa del Mondo Sprint è stata la svizzera Marianne Fatton, seguita dalla slovacca Marianna Jagercikova (argento) e dall’italiana Mara Martini (bronzo). Al quarto posto la svedese Tove Alexandersson, che in un primo momento si era imposta al comando del gruppo. Oro nella categoria U23 per lo svizzero  Arno Lietha e l’italiana Giulia Murada.

Mercoledì 3 marzo: Relay Race

Il secondo giorno di gare è stato dedicato alla Relay Race. Una staffetta spettacolare che ha visto il coinvolgimento di tutte le categorie. Il tracciato ha incluso quello della Sprint di martedì con l’aggiunta di una seconda salita e una seconda discesa. A sfidarsi sulle nevi di Arinsal team nazionali composti di 3 membri.

Nella sfida della categoria senior femminile, a imporsi in una prima fase al comando è stata ancora una volta Marianne Fatton. L’italiana Alba De Silvestro ha deciso di dare filo da torcere alla svizzera, arrivandole metro dopo metro alle calcagna. Nell’ultimo cambio prima della discesa, Alba ha affidato a Mara Martini il compito di portare l’Italia sul tetto del mondo. La svizzera Victoria Kreuzer, immediatamente alle sue spalle, ha allora deciso di forzare il ritmo per prendere il comando. Uno sforzo che le è costato il sorpasso da parte della francese Axelle-Gachet Mollaret. Mara Martini, cosciente di avere la francese alle calcagna, pronta a lottare per l’oro, non ha perso grinta né concentrazione e solo in vista dell’ultimo cambio ha aumentato il ritmo, guadagnando qualche secondo di vantaggio ulteriore sulla rivale.

Per la maestra di sci Mara Martini la discesa è solo una proforma, e così, ormai in vista del traguardo, ha alzato le braccia al cielo guardando le compagne di squadra, vittoriose, in sua attesa per gioire insieme.

La sfida senior maschile si è presentata come una vera battaglia. I due sfidanti principali subito dopo il via si sono rivelati essere lo svizzero Iwan Arnold e l’italiano Nicolò Canclini, che ha imposto immediatamente un ritmo forsennato su Arnold e il francese Xavier Gachet. Al secondo giro Canclini è stato sostituito dal compagno di squadra Michele Boscacci, giusto qualche secondo in vantaggio sullo svizzero Arno Lietha. In terza posizione il francese Alexis Sévennec. Al penultimo giro il vantaggio dell’Italia era considerevole e Michele Boscacci ha passato il testimone a Robert Antonioli, inseguito dallo svizzero Werner Marti e dal francese Thibault Anselmet. L’ultimo giro si è aperto con il lancio di Nadir Maguet a conquistare la medaglia d’oro. Seconda posizione per lo svizzero Martin Anthamatten, terza per il francese William Bon Mardion. Oro dunque agli azzurri, argento alla Svizzera, bronzo alla Francia.

Giovedì 4 marzo: Vertical Race

Giovedì, giorno di Vertical Race sulle nevi di Arinsal – Vallnord. La gara si è disputata sul tracciato tradizionale di Arinsal, che da quasi un decennio assegna i preziosi punti della Coppa del Mondo. Percorso che dalla partenza della seggiovia per rifugio Comallemple sale sino al Xalet Igloo (2300 m). Dislivello per i senior di 720 metri, per le categorie giovanili 420 metri (con partenza più in alto).

Nella sfida senior maschile gli specialisti della disciplina, gli svizzeri Remi Bonnet e Werner Marti e il tedesco Anton Palzer hanno dato prova delle proprie abilità e onorato nel modo giusto la conquista della medaglia d’oro.
Nella prima parte di salita, nei tornanti verso Comallemple, Palzer ha forzato il ritmo per mantenere la prima posizione, seguito da Remi Bonnet che non si è fatto sorprendere e ha atteso il momento giusto per prendere il comando.

Nell’ultima parte di gara Bonnet, già vincitore in Coppa del Mondo a Verbier lo scorso gennaio, ha tenuto sotto controllo il suo vantaggio su Palzer e in vista del rettilineo finale ha alzato le braccia al cielo fermando il cronometro a 25’55’’. In seconda posizione è dunque arrivato uno scatenato Anton Palzer, che ha voluto dare il tutto per tutto in vista del suo prossimo ritiro dal mondo SKIALP a favore di una carriera sportiva nel ciclismo.

Il terzo posto si è deciso negli ultimi tre metri di gara. L’italiano Davide Magnini, in quarta posizione per quasi tutta la gara, nel rettilineo finale ha deciso di affiancare e superare Werner Marti, ma una piccola indecisione è risultata fatale proprio a un paio di metri dalla linea blu dell’arrivo. Werner Marti ha deciso di accelerare e tagliare il  traguardo con un tempo di 26’46’’. Davide Magnini si è così dovuto accontentare della quarta posizione. Tra gli U23 primo posto per l’italiano Sebastien Guichardaz, seguito dallo svizzero Aurilien Gay e dal francese Julien Bernaz.

La sfida senior femminile ha visto andare in scena una vera battaglia tra la francese Axelle Gachet-Mollaret e la svizzera (esperta di Vertical race) Victoria Kreuzer. Al passaggio di metà percorso Axelle Gachet-Mollaret si è portata al commando, seguita dalla svedese Tove Alexandersson. Poco più dietro la svizzera Kreuzer e a seguire in quarta posizione Giulia Murada. La francese ha tagliato il traguardo in un tempo di 30’38”. Victoria Kreuzer ha recuperato la seconda posizione (31’19’’), seguita al terzo posto da Tove Alexandersson (32’20’’). Giulia Murada, arrivata quarta tra le senior, ha vinto così l’oro nella categoria U23.

Sabato 6 marzo: gran finale con la Individual Race

A conquistare l’oro nell’ultima gara della settimana, la Individual Race, sulle nevi del Parco Naturale di Comapedrosa ad Arinsal, sono stati sabato 6 marzo l’italiano Matteo Eydallin e la francese Axelle Gachet-Mollaret. Podio azzurro anche nella categoria U23, con Giulia Murada e Sebastien Guichardaz.

Il tracciato disegnato dalla guida alpina Carlo Ferrari, è stato sottoposto a modifiche last second a causa del maltempo. La gara senior maschile e femminile ha previsto un giro di due salite da ripetere due volte per un totale di circa 1500 metri.

Nella sfida senior maschile è stato lo svizzero Rémi Bonnet a prendere il comando nella prima salita, seguito dagli italiani Matteo EydallinRobert Antonioli Davide Magnini. Nella prima breve discesa le posizioni sono rimaste immutate, dal momento che la parte più ostile del tracciato doveva ancora mettere alla prova la resistenza degli atleti. Nel successivo cambio di assetto, il primo a uscire dalla zona di cambio è stato Matteo Eydallin, seguito da Rémi Bonnet e i compagni di squadra Robert Antonioli e Davide Magnini. Nella terza lunga salita Eydallin ha cercato di forzare il ritmo per guadagnare vantaggio su Rémi Bonnet e Robert Antonioli in avvicinamento.

Le posizioni finali sono state decretate nell’ultima salita, ma la battaglia per il titolo mondiale ancora non era finita. Matteo Eydallin ha iniziato l’ultima discesa in direzione del traguardo con un leggero vantaggio, seguito da Robert Antonioli in cerca dell’impossibile, arrivato infine in seconda posizione. Eydallin ha così conquistato il titolo di Campione del Mondo nella disciplina Individual con un tempo di 1:14’21”. Ad Antonioli medaglia d’argento. Rémi Bonnet ha tagliato per terzo il traguardo ma, a causa di una penalità, è scalato in quarta posizione. La medaglia di bronzo è andata così all’italiano Davide Magnini, completando in bellezza il podio tutto azzurro. Quinta posizione per Michele Boscacci.

Nella categoria senior femminile, la francese Axelle Gachet-Mollaret ha mantenuto la prima posizione dall’inizio alla fine, tagliando il traguardo in 1: 26’36’’. Secondo posto per la svedese Tove Alexandersson, con 58’ di ritardo sulla francese, terzo per Alba De Silvestro. Quarto e quinto posto per Giulia Murada e Ilaria Veronese.

Nel pomeriggio di sabato un momento di estrema gioia per gli azzurri è stato rappresentato dalla cerimonia di premiazione, durante la  quale l’Italia è stata insignita del titolo di Nazione campione del mondo.

Prossimo appuntamento: 12/03 – Pierra Menta

Dopo la settimana intensa in Andorra, l’ultimo appuntamento dei Campionati del Mondo SKIALP 2020/2021 si svolgerà il 12 marzo ad Arêches-Beaufort, in Francia. Si tratterà di una inedita Pierra Menta, valida come prova unica nei Campionati del Mondo Long Distance. Verranno premiate le coppie maschili e femminili più forti al mondo.

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Un commento

  1. Sembra piu’ attivita’di atletica esasperata che scialpinismo.Infatti lo chiamano skialp .L’aspetto piu’evidente e’ la frenesia nel togliere o riapplicare le pelli,secondi preziosi.Si spera sempre che i campioni trovino il tempo per sciate contemplative esplorative slow su zone non battute e segnalate ed affollate da cronomen , sponsor, porgitori di viveri.,,paletti, bande colorate e traguardi parziali gonfiati da compressori.
    Vedo in una webcam la zona dei recenti campionati di sci femminili al passo San Pellegrino..le piste inutilizzate battute sono le preferite per la salita degli ski alper escursionisti, mentre altre zone dei dintorni adatte ma non altrettanto battute , non hanno tracce di sci .Ormai si cerca il comodo pure nello scialpinismo.Oppure si denomina alla stessa maniera , ma e’ un’altra attivita’pur facendo uso delle stesse attrezzature…per salire si sale a piedi, ma le pelli fanno miglior presa sul battuto e non si sprofonda.La discesa poi e’una specie di slalom , in zona bianca delimitata da muretti di neve piu’ alta accuratamente evitata dai piu’, senza pagamento di ticket.

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