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Simon Gietl in solitaria invernale sul Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc

Torna a far parlare di sé Simon Gietl, uno degli alpinisti più prolifici sulle montagne di casa: le Dolomiti. Amante delle solitarie, questa volta si è cimentato sul Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc. “L’arrampicata solitaria è un appuntamento con me stesso, con la mia autostima, le mie paure, la mia passione e la sensazione di essere a casa”, queste le poche parole con cui lo scalatore altoatesino ha commentato la realizzazione.

È salito in solitaria, autoassicurandosi, e d’inverno seguendo la variante Mariacher alla linea aperta da Günther e Reinhold Messner nel luglio del 1968. Il percorso segue fedelmente i passi dei due fratelli fino alla parte alta della parete dove prende a muoversi sulle tracce della prima ripetizione compiuta da Mariacher con Luisa Iovane e Luggi Rieser nel 1978.

In tutto Simon ha impiegato 8 ore per raggiungere la vetta, dalle 6 alle 14 di una giornata di sole. Un’altra bella esperienza per la guida alpina e un’ennesima dimostrazione di un tipo di alpinismo dimesso e poco urlato.

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