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Antartide, l’Italia propone una nuova area protetta

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EDIMBURGO — L’Antartide si arricchirà presto di una nuova area protetta. Italiana, potremmo dire, visto che la segnalazione della regione e la proposta di farla divenire ‘protetta’ è venuta proprio dal nostro Paese. Si tratta di Edmonson Point, alle falde del monte Melbourne, uno dei rari vulcani attivi dell’Antartide.

Sei chilometri quadrati di origine vulcanica. E’ una delle poche aree deglaciate della Terra Vittoria e presenta una varietà di flora e fauna eccezionale per l’intera regione. Edmonson Point ospita una colonia di 2.500 coppie di pinguini di Adelia – il più basso tra le specie di pinguini – e una colonia di 120 coppie di Skua antartico – chiamato ance l’ "aquila dell’Antartide", per il suo becco robusto e le zampe palmate munite di artigli. Il litorale è un’area di riproduzione delle foche di Weddell, mentre nella zona esistono diversi laghi in cui sono state contate 120 specie di alghe e di cianobatteri. Nel suolo vivono i vermi Nematodi. Per la flora sono state censite sei specie di muschi e trenta specie di licheni.
“L’unico modo di preservare un’area come quella di Edmonson Point, importante per la ricerca italiana e internazionale – ha detto Sandro Torcini del Consorzio per l’Attuazione del programma nazionale di ricerche in Antartide e membro della delegazione italiana a Edimburgo – è quello di regolamentare l’attività all’interno di un’area protetta”. La proposta dell’Italia verrà ratificata nei prossimi giorni durante la  XXIX riunione dei 45 paesi membri del Trattato antartico.

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