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Dalla Superbike alla e-mountain bike, la trasformazione di Marco Melandri

137 podi e un titolo mondiale, Marco Melandri non ha bisogno di presentazioni. Il suo nome è legato al motomondiale e alla Superbike. Talento naturale per i motori, il più giovane di sempre ad aggiudicarsi il campionato italiano 125 e primatista italiano di vittorie in Superbike, nel 2020 corre la sua ultima stagione a tutto gas. Ma è difficile dimenticare le sensazioni della competizione, l’adrenalina della gara, il mondo che si sfoca per concentrare l’occhio su quella sottile striscia d’asfalto mentre il cuore batte all’impazzata.

A 38 anni si è troppo giovani per andare in pensione così ecco apparire un “nuovo” Marco Melandri, sempre sulle due ruote, ma questa volta elettriche. La passione per la e-mountainbike scoppia sui sentieri del Trentino, dove l’ex pilota si è trasferito un paio di anni fa e di cui è diventato testimonial. Un passatempo, all’inizio, che in breve si tramuta in una nuova ricerca di sfida e voglia di mettersi alla prova. Facciamoci raccontare da lui questa trasformazione.

Marco, quando nasce la passione per la bici?

“Quella per la e-mtb è nata qui in trentino. Quando abitavo in Emilia Romagna andavo tanto con la bici da strada. In generale sono sempre stato un appassionato di bicicletta.”

Come mai mountain bike elettrica e non quella tradizionale?

“Per i dislivelli importanti che ho subito trovato una volta arrivato in trentino. Purtroppo non riesco a essere sempre costante con le uscite e con gli allenamenti. Con la e-mtb posso permettermi di salire con maggiore calma per poi divertirmi in discesa.”

Da passatempo a competizione, cosa ti ha spinto verso il pettorale?

“Nel 2019, come testimonial del Trentino, mi trovavo il Val di Sole. Casualmente c’era una gara di e-mtb e mi hanno proposto di partecipare. Non ci ho pensato più di tanto e mi sono buttato nella mischia così, per provare. Ho dato un’occhiata al percorso e sembrava fattibile. Non andavo in bici da un mese, ma sono riuscito a finirla e mi sono divertito mentre con la bici tradizionale non credo sarebbe stato uguale.”

Cosa pensi del mondo delle e-bike?

“Ti permettono di fare cose completamente diverse da quelle che ti offre una bici tradizionale. Con la e-mtb puoi salire su sentieri da cui altrimenti potresti solo pensare di scendere. Soprattutto consente anche a chi non è allenatissimo di muoversi e fare attività. Io uscendo di casa parto subito in salita, un grande aiuto.”

Moto e bici, oltre ad avere due ruote esiste un legame tra le due attività?

“Realmente no, sono sport completamente diversi. Mi sono sempre allenato con la bici da strada in Romagna, è un bel modo per fare cardio e passare del tempo all’aria aperta. Continua ad appassionarmi molto, ma adesso il vero amore è per la e-mtb.”

Il 2020 è stato il tuo ultimo anno in Superbike, che obiettivo cercherai di raggiungere con la e-mtb?

“Sicuramente farò gare, ma per divertimento e non tanto per i risultati.”

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