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Laura Rogora

“Mi piace arrampicare perché mi fa sentire libera, quando trovo le vie è sempre una sfida con me stessa”.

Laura Rogora

 

 

È la seconda donna al mondo e la prima italiana ad aver scalato una via di grado 9b, Ali hulk nella versione sit extension total, a Rodellar in Spagna. Talento di natura, ha sempre superato i propri limiti alzando sempre l’asticella. Giovanissima, Laura Rogora ha trovato presto la sua passione e ragione di vita, e ha saputo coltivarla con costanza e determinazione. Atleta eclettica, sempre concentrata sui suoi obbiettivi, la climber romana unisce abilità tecnica a forza mentale, doti che la guidano in ogni sua nuova sfida, nelle competizioni di difficoltà, boulder e speed, come nell’arrampicata in falesia. Grazie ai suoi eccezionali traguardi, Laura Rogora ha staccato un biglietto per le Olimpiadi di Tokyo 2021. La scalatrice italiana sembra davvero inarrestabile e noi facciamo il tifo per lei.

Vita privata

Laura Rogora nasce il 28 aprile del 2001 a Roma, nel quartiere Casal Bernocchi. Inizia a scalare all’età di cinque anni, grazie alla passione ereditata dai genitori con i quali ha compiuto le prime avventure in parete: le rocce nei dintorni della sua città, le falesie di Gaeta, quelle di Sperlonga, La Grotta dell’Arenauta, vicino Rieti e nella Ciociaria sono presto diventate le sue palestre preferite. La campionessa ricorda ancora la prima arrampicata insieme al padre Enrico Rogora, professore di matematica alla Sapienza di Roma, quando sulla via di ritorno non riusciva a muoversi per la paura e quando, una volta a terra, non vedeva l’ora di risalire e riprovare. La climber romana si allena cinque giorni alla settimana insieme ad Alessandro Marocchi, che da anni si occupa dell’allenamento dell’atleta. I suoi genitori continuano a supportarla e seguirla durante le gare e gli allenamenti nelle falesie vicino casa.

Palmarès

Laura Rogora partecipa alle competizioni di Coppa Europa giovanile di arrampicata, Lead e Boulder, dal 2015, vincendo numerose tappe: una tappa Lead (nella categoria Youth B) nel 2015, due tappe nel Boulder e una nella Lead nel 2016 (sempre nella categoria Youth B), una nel Lead nel 2017 (nella categoria Youth A) e due nella Lead nel 2018. Nel 2016 diventa campionessa di lead nel Campionato del Mondo giovanile di arrampicata e medaglia d’argento nel 2018. Nel 2015 e 2016 vince il Campionato italiano di Lead e di Boulder. Nel 2018 rappresenta l’Italia alle Olimpiadi Giovanili di Arrampicata a Buenos Aires raggiungendo la decima posizione e vince il titolo di Campionessa del Mondo Boulder Giovanile a Mosca. Nel 2019, ad Arco di Trento, si laurea bi-campionessa mondiale giovanile di Lead e Boulder. Il 22 agosto del 2020 arriva il primo oro mondiale, con la vittoria della Coppa del Mondo di Lead a Briançon. In Italia vince il Campionato italiano lead di arrampicata nel 2015 e nel 2016 e il Campionato italiano di boulder di arrampicata nel 2015 e 2016.  Si è qualificata per le Olimpiadi di Tokyo 2021.

Campionati del mondo

Campionati europei

Coppa del mondo

2020 – Briançon (Francia) – Oro – Lead

Coppa Europa

Campionati italiani

Altri risultati

2017 – Arco di Trento – Oro – Coppa Italia combinata 

Falesia

Consacrata nell’olimpo dell’arrampicata internazionale: Laura Rogora fa parte della ristretta cerchia di scalatori del mondo che hanno salito una via di grado 9b: il 25 luglio del 2020, con la ripetizione della via Ali hulk sit extension total, nella falesia di Rodellar, in Spagna è diventata la seconda donna sulla Terra a riuscire a scalare questa difficoltà. Un risultato eccezionale, ottenuto grazie a perseveranza, pazienza e un allenamento costante. Il talento e l’impegno dell’atleta italiana erano già risultati evidenti quando si era aggiudicata il 9a+ con la salita di Pure Dreaming Plus, a maggio del 2020, ad Arco, prima donna italiana e quinta donna al mondo a salire quel grado. Nello stesso anno, solo pochi mesi dopo, a conferma delle sue doti straordinarie, l’atleta mette a segno un altro 9a+, The Bow, ad Arco di Trento. Nel 2019 sale un altro 9a, Esclatamasters, nella falesia di Perles, in Spagna. Nell’aprile del 2018 libera la via Sitting Bull alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8c+/9a. Il 21 Gennaio 2017 libera La Gasparata alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8c+/9a. Il 26 febbraio 2017, a Oliana, in Spagna, ripete la via Joe-Cita, il suo secondo 9a. Il 28 febbraio del 2016 sulla via Grandi Gesti, a soli quattordici anni, diventa la prima climber italiana a raggiungere un 9a, proprio a nella grotta dell’aeronauta di Gaeta, nel parco giochi di casa. Laura Rogora è anche una delle più giovani scalatrici ad aver chiuso un 8b, Batuka a Margalef e Codigo Norte a Santa Linya. Sempre nel 2016 libera Tomorrowland extension alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8c+/9a, e Supercrack alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8b+/8c.

Principali realizzazioni su roccia

Curiosità

Adam Ondra ha detto di lei: “Laura Rogora, che non è molto alta, riesce a scalare una via con una tecnica completamente diversa dalla mia: lo trovo incredibile. È un’arrampicatrice eclettica, e quest’anno è diventata ancora più forte e con uno stile perfetto e efficiente”.

 Suo padre ha detto di lei: “Una delle qualità di Laura è quella mentale: sa leggere molto bene la roccia, con una fantasia e creatività particolare. Risolve problemi e trova soluzioni; in questo c’è una forte analogia tra matematica e arrampicata: molte volte per risolvere un problema, la strada migliore non è quella scontata”.

“Quando ho cominciato a scalare il 9b mi sembrava un grado da extraterrestri, che solo in pochi al mondo riuscivano a fare. Ripenso al percorso iniziato anni fa che mi ha portato a far parte di questa cerchia ristretta a cui non avrei mai pensato di appartenere”.

Laura Rogora

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