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MiBACT. La rinascita dei borghi ripartirà dai Festival

Il MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) invita i borghi italiani a guardare al futuro, ad una fase di ritorno alla normalità che si spera giunga quanto prima, lanciando una iniziativa dal titolo “Borghi in Festival–Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”. Un bando pubblico per il finanziamento di attività culturali, da realizzarsi in forma di festival, al fine di favorire il benessere e migliorare la qualità della vita degli abitanti dei borghi italiani attraverso la promozione della cultura.

Il bando nasce dall’accordo tra Direzione Generale Creatività Contemporanea e Direzione Generale Turismo del MiBACT. E rientra tra le azioni istituzionali messe in atto dal Ministero per incentivare progetti di rigenerazione dei territori. E per rafforzare e integrare l’offerta turistica e culturale nei borghi italiani all’insegna della sostenibilità, dell’accessibilità e dell’innovazione.

Le finalità del bando

Nel comunicato ufficiale del Ministero vengono puntualmente chiariti gli obiettivi del bando:

  • promuovere e sostenere la qualità e le eccellenze dei territori, per valorizzarne le risorse culturali, ambientali e turistiche;
  • creare opportunità per il miglioramento sociale ed economico, anche attraverso l’incubazione di imprese culturali, creative e innovative di comunità;
  • promuovere e sostenere contenuti innovativi nelle attività di educazione e formazione;
  • rafforzare l’offerta turistica e culturale dei territori;
  • sviluppare approcci progettuali integrati pubblico-privato.

Chi può partecipare

Possono partecipare al bando tutti i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse.

Tali Comuni possono partecipare singolarmente o in rete tra loro. Il bando nasce infatti per favorire progettualità basate su approcci integrati. Si dà possibilità di costituire partenariati con almeno un ente non profit e con almeno un soggetto co-finanziatore. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente, di 250.000 euro per i Comuni che partecipano in rete.

Attività proponibili per la rinascita dei borghi

I progetti presentati potranno prevedere, tra le varie attività, eventi quali:

  • incontri, seminari, laboratori;
  • attività di formazione e accompagnamento di percorsi formativi;
  • realizzazione di piattaforme o applicativi digitali nonché di strumenti di comunicazione non digitali ma innovativi;
  • attività culturali e creative con particolare attenzione all’innovatività;
  • mostre, opere, rassegne incentrate sulla promozione del dialogo intergenerazionale, interculturale e sociale;
  • eventi innovativi per la fruizione del patrimonio culturale.

L’avviso sarà pubblicato entro la metà di novembre sui siti istituzionali della Direzione Generale Creatività Contemporanea e della Direzione Generale Turismo. I partecipanti avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti. I festival vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.

I territori come spazio di sperimentazione

“Borghi in Festival è un progetto che ho fortemente voluto e in cui credo molto – dichiara il Sottosegretario Mibact Anna Laura Orrico –. Puntiamo alla rigenerazione dei territori come spazi di sperimentazione, in cui attivare modelli di economia innovativi, equilibrati, sostenibili, strettamente connessi con le comunità locali. Vogliamo che le comunità si prendano cura dei loro territori e che lo facciano promuovendone il valore storico e identitario, valorizzandone il patrimonio culturale materiale e immateriale, avviando percorsi formativi, attivando iniziative imprenditoriali, creando così opportunità di crescita sociale ed economica. L’obiettivo è fare poi una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione che emergeranno in modo tale che le competenze acquisite in un borgo possano essere trasferite ad un altro borgo. In tal senso, fondamentale è il concetto di rete: i Comuni, le comunità, devono saper agire in una logica di filiera che favorisca l’interazione, lo scambio, la condivisione delle buone pratiche sperimentate con successo”.

“I borghi d’Italia rappresentano non solo la storia e l’identità del nostro Paese. Ne sono l’essenza e la linfa diffusa su tutto il territorio – aggiunge Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo del Mibact –. Essi sono un patrimonio di cultura, arte e storia. Tenerli vivi significare preservare questo patrimonio e quel museo diffuso che è il valore aggiunto della nostra offerta turistica. Prima di questa pandemia abbiamo lamentato il limite della concentrazione del turismo, i borghi sono la soluzione a questo limite. Per valorizzarli è necessario prima di tutto mettere in sicurezza le sue strutture architettoniche. Non solo. Prendersi cura dei borghi italiani significa tutelare il nostro territorio, così fragile e così bisognoso di manutenzione, attenzione ed investimenti per la salvaguardia idrogeologica. In una parola: sostenibilità. Per questo il progetto di Borghi in Festival, con il suo bando che mette a disposizioni fondi per la salvaguardia e valorizzazione, è un progetto che trova il sostegno di tutto il Mibact e che aiuterà ad avere – quando la pandemia sarà un brutto ricordo –  altri luoghi di bellezza da far ammirare e scoprire ai turisti di tutto il mondo“.

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