AlpinismoAlta quota

Nepal: aperti i confini per gli alpinisti. In arrivo due spedizioni, c’è anche un italiano

Informazioni poche e a volte confuse. È questo quello a cui devono far fronte gli alpinisti e i trekker intenzionati a tornare sulle montagne del Nepal nell’epoca del Covid-19. Ufficialmente i confini sono aperti dal 17 ottobre, ma i media locali (tra cui il Katmandu Post) parlano di un posticipo a novembre, informazione non confermata dal Governo. Da quel che si capisce, pare che, secondo quanto riporta anche Stefan Nestler, tale slittamento coinvolga solo il “turismo non montano”.

Spedizioni in arrivo

Una decisione quella di mettere su un piano privilegiato gli arrivi degli alpinisti dettata probabilmente dal fatto che la stagione autunnale sulle montagne è oramai agli sgoccioli.

Anche se questa settimana ci sono ancora alcuni arrivi. Due i permessi rilasciati dal Ministero del Turismo: uno per la Madison Mountaineering con obiettivo l’Ama Dablam (6.814m); il secondo per il 7.126m Himlung Himal che verrà affrontato da una squadra internazionale che ricomprende anche il fotografo Leonardo Avezzano. Il 7000 sarà la preparazione per la scalata dell’Everest durante la primavera 20121. L’italiano partecipa al progetto per la creazione del documentario “On top of the world in 80 days” sulla storia di Alaa Ajuneidi, giovane alpinista che sta seguendo il sogno di salire le Seven Summits.

Le regole per entrare

Ad oggi, come riporta il sito ufficiale del Ministero del Turismo del Nepal, le regole per l’entrata del Paese prevedono che tutti gli alpinisti devono essere muniti di: visto prima dell’arrivo (non sono ammessi i visa on arrival); certificato di negatività al Covid-19 non più vecchio di 72 ore; assicurazione di con una copertura minima di 5000 dollari per malattia da Covid-19. All’arrivo è prevista una quarantena di una settimana in hotel a Kathmandu, al quinto giorno si verrà sottoposti a un ulteriore tampone. Trascorsi i sette giorni e con il secondo tampone negativo ci si potrà spostare nelle regioni montane, altrimenti si dovrà proseguire la propria quarantena in albergo fino alla negativizzazione. Come chiarisce la Trekking Agencies’ Association of Nepal (TAAN), attualmente sono aperte tutte le regioni himalayane a escussione del campo base dell’Annapurna.

Consigliamo però di tenersi aggiornati, poiché alcuni requisiti sono attualmente al vaglio delle autorità e le regole potrebbero quindi cambiare nuovamente.

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