Arrampicata

Coppa del Mondo Lead a Briançon. Il racconto di Adam Ondra

Adam Ondra aveva ragione: l’allenamento nella palestra di arrampicata di Innsbruck è la scelta migliore che ci sia per prepararsi adeguatamente ad una sfida di alto livello. Ed è così che la scorsa settimana lo abbiamo visto conquistare il gradino più alto del podio nella tappa di Briançon della Coppa del Mondo Lead. Nell’81esimo episodio della serie “Road to Tokyo” Ondra ci racconta questa prima esperienza di gara post lockdown.

Un ritorno in gara sotto pressione

“Sto per tornare in gara dopo 8 mesi dall’ultima sfida”. Inizia così il video racconto di Adam, narrazione di una gara vissuta in un misto di eccitazione e ansia da prestazione, come è fisiologico dopo un lungo stop. “Ma la motivazione c’è ed è tempo di qualifiche”.

L’ottima forma fisica di Ondra si manifesta fin dal primo step. Chiude infatti le qualifiche al primo posto, seguito da altri due campioni: Jakob Schubert e Alexander Megos. Una salita, come commenterà a posteriori, non estremamente facile, ricca di appigli scivolosi che determinano un rallentamento nell’avanzamento, onde evitare di scivolare.

Un buon inizio per caricarsi per le semifinali. In questa seconda fase, il campione ceco sale rapidamente in parete. Sembra quasi avercela fatta quando ecco che arriva la temuta caduta ad un passo dal finale. Ma il problema sarà un altro: l’accusa di aver calpestato un bullone. Una accusa che fortunatamente cadrà di lì a poco. “In ogni caso le semifinali sono state grandiose”, commenta Adam, sorridente e divertito.

La classifica rimane la medesima. Alle sue spalle continuano ad inseguirlo a breve giro Jakob e Alex.

Il gran finale

“In finale sarò l’ultimo a partire, che è sempre cosa buona”, afferma Adam prima della sfida finale. E ancora una volta tocca dargli ragione. Sarà infatti il solo a completare la via. Sul finale Alexander Megos scivolerà in quinta posizione, Jakob Schubert in terza. Al secondo si posiziona lo sloveno Domen Skofic.

“Mi sono piaciute maggiormente le semifinali che le finali“, afferma Schubert, sottolineando che la via finale non fosse male ma non proprio nel suo genere. “Ma sono contento della mia performance”. 

“Una gara finale straordinaria – il commento di un Adam, ancora incredulo, convinto di cadere sugli ultimi due movimenti. Una bella sfida, carica di emozioni, nonostante le regole anti-Covid da seguire in parete così come in platea.

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