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Alexander Megos libera “Bibliographie”. É il secondo 9c al mondo

Alexander Megos è riuscito a realizzare la prima libera della via “Bibliographie”, sulla falesia di Céüse, in Francia, suggerendo un grado 9c. Valutazione che porterebbe la via di arrampicata sportiva più dura della Francia a diventare il secondo 9c in assoluto al mondo dopo “Silence”, via aperta da Adam Ondra nel settembre 2017 a Flatanger, in Norvegia.

Una sfida lunga tre anni

La vittoria di Alex su “Bibliographie” giunge dopo anni di tentativi infruttuosi. La via corre alla destra della celebre “Biographie” (9a+), liberata da un giovanissimo Chris Sharma nel 2001, e si compone di tre sezioni. Un approccio 8c, seguito da una sezione 8B che continua con un tratto 9a+ che richiede pura resistenza, per un totale di 35 metri.

Che Megos abbia raggiunto, secondo solo a Ondra, l’obiettivo di toccare il grado 9c non desta in ogni caso stupore. Il ragazzo ha ben dimostrato di avere capacità e tenacia nella sua breve ma intensa carriera. Il suo nome compare nella breve lista di campioni che finora abbiano salito un 9b+, accanto ad Adam Ondra, Chris Sharma, Stefano Ghisolfi e Jakob Schubert. Inoltre è il solo al mondo, oltre ad Ondra, ad aver messo a segno una prima libera di un 9b+, con “Perfecto mundo” (2018), via chiodata da Chris Sharma a Margalef. C’è inoltre da aggiungere che abbia dimostrato già da tempo di essere in sintonia con la roccia di Céüse, tanto da salire in giornata nel 2014, dopo soli tre tentativi, “Biographie”, il primo 9a+ della storia.

Il racconto della salita

“A volte le probabilità sembrano essere sfavorevoli, ma ciò non significa non avere alcuna possibilità”. Inizia così il racconto dell’epica salita su “Bibliographie”, messa a segno il 5 agosto 2020, nell’ultimo giorno di viaggio in Francia di Alexander.

“Lo scenario non era dei migliori visto il pasticcio combinato nel primo e unico tentativo che ho voluto fare in quella giornata. Sono caduto abbastanza in basso lungo la via. Ma alla fine ho deciso di concederle il famigerato ultimo tentativo. Ho superato il passaggio chiave nel mezzo della via e mi sono ritrovato sulla sosta prima dell’ultima dura sezione”. Un ultimo tratto da affrontare non nel pieno dell’energia, perlomeno emotiva. “Non mi sentivo eccezionalmente fiducioso”. Nonostante tutto “sono partito dopo la sosta a tutta velocità”, superando quel movimento problematico “apparentemente senza troppa fatica”.

Alex si è trovato così, un po’ inaspettatamente, a completare gli ultimi 4 movimenti. Una volta terminata la via, si è visto scorrere davanti agli occhi tutti i giorni di lavoro dedicati al suo progetto. “Con circa 60 giorni trascorsi in parete negli scorsi 3 anni ‘Bibliographie’ rappresenta finora il mio progetto più lungo”. 

E in merito al grado 9c aggiunge: “so che ci sono parecchie speculazioni sul grado e io penso che i gradi siano estremamente soggettivi. Il mio suggerimento personale è un 9c. Considerando il fatto che ‘Perfecto Mundo’ (9b+) mi ha richiesto 16 giorni di sforzi, ‘Bibliographie’ con i suoi 60 giorni e un allenamento di gran lunga più specifico, risulta essere molto più dura”.

Un 9c che, tiene a sottolineare, dovrà essere eventualmente confermato, in quanto i primi salitori di una via sono sempre carichi di dubbi, “se sia possibile o no, se ti sta sfuggendo qualcosa o forse semplicemente non sei al massimo della forma”. “Risulta sempre più complicato assegnare un grado senza opinioni altrui – aggiunge – . Sono davvero curioso riguardo al futuro della via e sono grato fin da ora per le opinioni altrui che verranno”. 
Al di là del grado, per Alex “Bibliographie” rappresenta una esperienza indimenticabile, “una pietra miliare personale nella mia carriera da climber. Un successo che mai sarei stato in grado di realizzare senza il supporto e l’aiuto dei miei amici e della mia famiglia. E immensa gratitudine e ringraziamenti vanno a voi tutti”. 

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