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Nuovi bivacchi. Luoghi di riparo sempre più attenti al design

I bivacchi, nati come essenziali luoghi di riparo dalle condizioni estreme dell’ambiente montano, rappresentano nei tempi moderni anche delle sfide architettoniche. Cresce il numero di strutture che, in particolare lungo l’arco alpino, uniscono la funzionalità ad un design di alto livello. A forme sempre più astratte che, come sintetizzato su Domusweb.it da Roberto Dini e Stefano Girodo, già autori insieme a Luca Gibello dell’opera “Rifugi e bivacchi. Gli imperdibili delle Alpi” (Hoepli), risultano “totalmente emancipate da qualsiasi tentativo di mimesi con l’ambiente o di imitazione pittoresca delle costruzioni tradizionali delle quote più basse”. Vi mostriamo alcuni esempi dei bivacchi di più recente costruzione, di fronte ai quali l’alta quota appare come un laboratorio di architettura d’avanguardia.

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2 Commenti

  1. Quello che preferisco è il bivacco Enrico Olivero
    dalla forma a semibotte ridisegnata e con vetri alla porta e laterali .
    Altri hanno forme strane e troppo squadrate secondo me ,
    ok che saranno ancorati bene , ma sembrano fatti apposta per
    essere rovesciati dal vento . Comunque i semibotte vecchi o nuovi
    sempre i migliori e resistenti ( qualcuno ha quasi 100 anni ) .

  2. A parte un paio che si mimetizzano sufficientemente nell’ambiente, gli altri, come colpo d”occhio, sono un ottimo lassativo. Soprattutto quelli piramidali. Poi capisco che un qualche bivacco in giro ci vuole, ma bastaaaaa…

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