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Il CAI che mi piace

Pensavamo di fare cultura, invece oggi siamo alle prese con la montagna reale. Lo ha detto il presidente del Club Alpino Italiano Vincenzo Torti a Stefano Ardito a proposito di un convegno programmato per l’autunno prima dell’emergenza covid-19.

Rimettere piedi e mani e cuore sulle montagne occupandosi non solo del pensiero e della cultura tradizionale (cosa preziosa e indispensabile), ma della vita dei montanari. Farlo non con un vademecum o un convegno, ma con il dono di 51 auto all’AMPAS, associazione di medici e assistenti sanitari che si occupa della salute, è cosa buona e giusta.

E poi il CAI ha messo mano alla questione rifugi – sono 794 e rischiano di morire di solitudine e mancanza di visitatori – istituendo un fondo per pagare alle sue Sezioni gli affitti che i rifugisti non potranno pagare.

Ci ha anche messo della creatività operativa suggerendo tende al posto degli inutilizzabili, in tempi di covid-19, cameroni. Funziona, anche noi di Montagna TV lo abbiamo sperimentato per due anni creando un Campo Base al Teodulo con tende fuori e servizio cucina e bagni in rifugio.

Bravo Vincenzo Torti, era ora!

Il CAI è una forza vera delle montagne che fa cose egregie per la cultura, la tutela dell’ambiente, la formazione e i giovani. Mi vien da sorridere con gioia se penso che il senso della “Lotta con l’Alpe” parafrasata magistralmente da Guido Rey in una celebre frase, riportata per anni sulle tessere del Club Alpino Italiano, come “bella come una fede” e “nobile come un’arte”. Oggi trova pieno compimento anche nella parte che cita: “Utile come un lavoro”.

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Un commento

  1. ANPAS Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze
    O AMPAS ASSOCIAZIONE MEDICI PER UN’ALIMENTAZIONE DI SEGNALE
    … il dono di 51 auto all’AMPAS, associazione di medici e assistenti sanitari che si occupa della salute, è cosa buona e giusta…

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