AlpinismoAlta quota

Il futuro di Denis Urubko con uno sguardo critico al passato

Dopo la spedizione al Broad Peak, si sono diffuse diverse voci circa l'abbandono definitivo dell'alpinismo da parte di Denis Urubko. Con questa lettera aperta, affidata al portale Russianclimb, l'alpinista ha deciso di spiegare la sua decisione, i suoi progetti futuri senza rinunciare a togliersi, anche con durezza, alcuni sassi dagli scarponi circa l'esperienze passato. 

Sto assistendo a molte speculazioni in questo momento, le persone parlano di me per promuovere se stesse. “Bla, bla bla…”.

Basta guardarsi intorno: quanti sono i bugiardi, dai cineasti agli alpinisti. E i giornalisti pubblicano queste cose come se fossero verità assolute. La maggior parte di ciò è però sbagliata. Si può credere a Bohuslav Magrel (presidente del Club Alpino Polacco, ndr) perché mi conosce bene.

Ora però è il momento per me di scrivere e fare chiarezza.

La decisione di Denis

Non amo le cose definitive, come può essere la perdita dell’attrezzatura durante la salita. Al contrario, tutto ciò che faccio è modificabile: strategia, tecnica, stile. Solo l’obiettivo deve essere costante.

Per questo motivo, potrei tornare in Himalaya. Per esempio, potrei battere il record di Huanito Oairzabal salendo la normale del Cho Oyu quattro volte in una stagione. Perché no? È abbastanza facile e divertente. Quello che vorrei è però smettere con l’alpinismo estremo, l’apertura di nuove vie o le invernali in Himalaya. Certo, se mia moglie Maria Jose Cardell mi chiedesse di aiutarla a salire una via nuova in stile alpino, lo farei.

La decisione di chiudere con questo tipo di alpinismo l’ho presa prima di partire questo inverno per il Broad Peak. Ho addirittura scherzato con Don e Lotta sul fatto che questa fosse la mia ultima spedizione: facevo il conto alla rovescia dei giorni (45, 30, 20…) che mancavano alla fine della mia carriera nell’aria sottile. Malgrado ciò, o forse proprio per questo, ho combattuto con tutta la mia forza e ho fatto la gran parte del lavoro sulla via. Ho fatto tre tentativi di vetta, due dei quali in solitaria quando Don Bowie è stato male.

Ho dedicato molti anni all’alpinismo estremo, basta così, è sufficiente: ho realizzato le mie ambizioni e non vedo cosa possa io fare d’altro.

I diamanti di Denis

Circa la qualità di quello che ho fatto? I miei “Shine on you crazy diamonds” sono le cinque nuove vie aperte in stile alpino sugli 8000. Ho realizzato salite in velocità e battuto record su montagne che vanno dai 4000m fino oltre gli 8000m. Ho salito 8000 in invernale. Ho scalato vie incredibilmente tecniche su roccia tra i 2000m e i 7000m in giro per il mondo, come il Kush-Kaya, lo Ushba, il Peak Pobeda, il Kali-Himal. Sono abbastanza soddisfatto di tutto ciò.

Cosa dire circa la quantità? L’età è un problema per tutti: non sono più in grado di fare quello che facevo quando avevo 30 anni. È importante rendersi conto di questo e non fare come un criceto che corre su una ruota.

Ho lavorato per 14 anni come allenatore e ho riunito squadre forti. Ma gli organizzatori e i membri spesso non hanno vogliono fare fatica. Nulla si fa senza sforzo.

Responsabilità e perdita di tempo

Anche il mio senso di responsabilità è uno dei motivi della mia decisione. Mia moglie, i miei figli e famigliari hanno bisogno di attenzioni, supporto. Sono vere le parole che il buon alpinista è quello che resta vivo. Voglio dedicare la mia vita alla persona a me care.

Sono stanco di perdere tempo, cosa che ho fatto fin troppo spesso. Ho trascorso molto tempo allenendomi lontano dalla famiglia e dagli amici. Ho passato 2/3 mesi in spedizione con partner che si sono rivelati delle zavorre. Simone Moro qualche volta, la maggior parte della squadra polacca nel 2018 e Don durante questo inverno. Essere delle brave persone va bene, ma non è una qualità sufficiente per arrivare in vetta. Ho dovuto rinunciare molte volte a causa dell’irresponsabilità delle altre persone! Ora ho deciso di dedicare il mio tempo ad altro.

Gli obiettivi futuri

Non mi piacciono le montagne. Ho perso tanti amici lì. Mi piace l’azione. E sono libero di decidere come esercitare la mia libertà.

Oggi voglio dedicare la mia vita al lavoro, ai bambini, ai miei hobby, a ciò che mi rende felice. Come è per tutti. Voglio dedicarmi all’arrampicata sportiva su roccia. Difficile, ma sicura. Mi piacerebbe arrivare al grado 8a nei prossimi anni.

Certo, ho salvato una decina di persone, alcune da congelamenti, altri da incidenti. Ma sono stato salvato anche io tre volte e voglio ingraziare per questo i miei amici e i miei compagni di spedizione. Però, vediamola da un punto di vista differente: per esempio, chi lavora nelle ambulanze aiuta centinaia di persone. L’assistenza medica è la normlalità di tante persone che rendono la nostra vita migliore. Io, come gli altri alpinisti, realizziamo solo le nostre egoistiche ambizioni. Raggiungere la vetta è una sensazione molto bella, dà un senso, un significato.

Il K2 e l’alpinismo polacco

Mi dispiace per le persone che mentono prima, durante e dopo le spedizioni, come è successo durante l’esperienza del K2 nel 2018. Circa il prossimo tentativo al K2, dovrò vedere le opzioni.

Non voglio spendere ancora tre mesi in compagnia di perdenti, bugiardi, deboli e pigri. La squadra era composta solo quattro veri atleti: Marchin, Adam, Rafal e il giovane Maciej. Nulla potevo però fare per la palude in cui erano gli altri alpinisti, l’organizzazione e la leadership.

Negli ultimi anni non abbiamo visto quasi nulla del vero stile polacco in alta quota (rispetto quello di Bargiel, ma è un diverso tipo di alpinismo). Tanti report, scuse, ma la realtà è che sono deboli. Tanto parlare dei risultati eroici del passato di Czichy, Kukuczka, Kurtika e altri, ma la generazione moderna non è in grado di affrontare l’alpinismo in alta quota. Gli ultimi che hanno realizzato qualcosa? Piotr Morawski con l’invernale dello Shisha Pangma e la mia nuova via sul GII in stile alpino. Se dimentico qualcosa, mi si scusi.

Non insisto affinché si facciano salite estreme oltre gli 8000m, ma vorrei che si dicesse la verità. Spero che questa situazione cambi presto. I polacchi hanno buone possibilità di salire il Broad Peak, il GI e il K2 in inverno. Di aprire una nuova via sulla Ovest dell’Annapurna o sulla Nord del Kanchenjunga. Le salite in velocità del Broad Peak o del Cho Oyu stanno attendendo dei veri alpinisti. Questa potrebbe essere la musica di noi polacchi in Himalaya e Karakorum.

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48 Commenti

  1. quante spedizioni ha fatto con Moro?
    Makalu 2009, GII 2011 e Nanga Parbat 2012… ce n’è sono altre?
    Nell’ultima ricordo che Moro lo stoppò per l’eccessivo pericolo… talmente ampia è stata la frattura tra i due in quell’occasione, da troncare ogni rapporto da allora e avere ancora strascichi a 8 anni di distanza?

    1. Quello che non possono dire i giornali ed i media su Moro (supponiamo sia per i suoi modi abbastanza aggressivi e quasi intimidatori nei confronti di chi lo critica) può dirlo finalmente una persona inattacabile, sia come fuoriclasse dell’alpinismo che come essere umano. Gli altri alpinisti, i giornalisti ed i protagonisti della montagna dovrebbero solo prendere esempio da Denis Urubko.

  2. Be… chi ha orecchie per intendere intenda.
    Per fortuna cè qualcuno che non fa tanti giri di parole e dice in faccia quello che pensa.
    Cè ne vorrebbero di persone cosi !
    Grande Denis!!

  3. hanno fatto molte piu’0 spedizioni, sin da inizio 2000.
    Le salite snow leopard /5 vette più alte , il baruntse nord, everest&lhotse nel 2001 etc.etc.
    ma tutto e’ cambiato dal G2 in poi.
    Moro lo bloccava, e si bloccava, dal Nanga in poi ma anche prima (cerca moro-urubko c’e’ una intervista del 2007 qua su montagnatv di moro che illumina.

    Magari Denis avra’ un pelo calcato la mano ma ricordatevi che viene massacrato dall’ambiente polacco da 2 anni e Moro gliene ha dette di tutti i colori, ingrato,senza di me sarebbe nessuno,non ha imparato nulla dalle mie lezioni,etc

  4. Pare evidente che Urubko non si muova nel terreno dell’espressione verbale&scritta così’ agevolmente come in montagna.
    Pur tagliando i concetti con l’accetta (partners di spedizioni definiti come zavorre), riesce pure a non farsi capire: due errori che sommati contano più del doppio.
    Prima scrive riferendosi ai polacchi: “la generazione moderna non è in grado di affrontare l’alpinismo in alta quota” e subito dopo conclude “I polacchi hanno buone possibilità di salire il Broad Peak, il GI e il K2 in inverno. Di aprire una nuova via sulla Ovest dell’Annapurna o sulla Nord del Kanchenjunga”.
    Prima scrive “Non mi piacciono le montagne” e subito dopo “Circa il prossimo tentativo al K2, dovrò vedere le opzioni”.
    In altre parole scriverà pure per togliersi dei sassolini dagli scarponi, ma l’impressione è che sia fango appiccicoso e non sassolini.

  5. Questo è parlare chiaro. Ha messo nero su bianco quello che tutti i dotati di obiettività di giudizio e conoscenza delle cose di montagna sapevano già.
    Noto solo una discrepanza: ha sempre sostenuto che la prima invernale dello Shisha Pangma fosse attribuibile a Lafaille e adesso, elencando gli ultimi significativi successi alpinistici polacchi, sembra assegnarla a Morawski. Quisquilie rispetto alla grandezza del personaggio.

  6. Grande Denis..per fortuna c’è sempre qualcuno che la verità la dice con chiarezza,e chi non capisce è ottuso…

  7. A quando una serie tv con le imprese del super eroe Denis Urubko?
    Lui dice sempre la verità,non la sua..ma LA VERITA assoluta..
    Lui non lo ferma nessuno..Lui denigra tutti..
    Però Lui non vorrebbe l elisoccorso..ma se lo prende lo stesso..
    C è qualcosa che non torna nei suoi ficcanti racconti..
    Il mondo ha bisogno di eroi da decantare..che tristezza!!!!

    1. Cosa non tornerebbe nei suoi racconti? Mi fai capire per piacere, limite mio di sensibilità, che differenza ci sarebbe nel suo modo di esprimere la verità rispetto a quello di Simone Moro (giusto per citare qualcuno)?? La storia parla da sola….

  8. Gli anni passano per tutti, si nota un pò di difficoltà su cosa può riservarci in futuro, comprensibilissimo, è molto presto per decidere. Forse l’ultimo incidente non era così lieve come l’ ha raccontato, forse l’ ha sminuito sopratutto per i familiari lontani. Comunque sia andata, sei un grandissimo da seguire sempre in qualunque prova ti cimenterai.

    1. Anche secondo , a prescindere che avesse già la mezza idea prima di partire, “lo scivolone” sul BP l’ha un po’ smontato…
      Poi vabbè, da Moro potrebbe farsi consigliare un addetto stampa… che effettivamente gli é un po’ scappata la frizione…

      Resta comunque un idolo totale….

  9. Quando commentava io che moro e un professionista sopravvalutato che fa gloria alle spalle di chi tirava, tutti mi davano addosso, adesso uno degli ultimi veri professionisti parla va tutto bene, sempre detto che moro era sopravvalutato, e c’è gente che voleva paragonarlo a Messner ,kukuz, bonatti, fa ridere, moro, da solo fa fatica a fare la normale all everest, sempre se è tracciata. La normale all everest la fatta pure la di centa

  10. abbiate pazienza,con tutto il rispetto per Moro,ma stiamo parlando di un’ altra categoria di alpinista..ma soprattutto di un’altra categoria di uomo. Il tutto ampiamente dimostrato negli anni. Grande Urubko

  11. Sparare addosso a chi nella vita sembra abbia fatto più che qualcosa sembra essere lo sport nazionale , smettetela di trovare appigli dove non ci sono , la vita reale non è una spray wall , ho letto gente che ha il coraggio di criticare addirittura messner …. ma per favore .
    Moro ha fatto quel che ha fatto o quel che malgrado noi è riuscito a realizzare , urubko idem …. li ammiriamo per i loro successi e li ricordiamo uomini quando falliscono stop . Non c’è bisogno di convincerci che non ama la montagna, eddai un po di coerenza

  12. Ma forse sono io che non capisco..che c entra Moro?questo è un articolo su Urubko..e sempre c è qualcuno che quando si parla di Nardi tira a mezzo Moro..quando si parla di Urubko…ancora Moro..che pallazze..scusate!!!!!

    1. Ma se non fa che parlare di Moro? ogni 2 giorni un articolo. è 2 anni che non fa nulla…semmai potrebbe essere chamata MoroTV

  13. Si sa che la gente dà buoni consigli
    Sentendosi come Gesù nel tempio
    Si sa che la gente dà buoni consigli
    Se non può più dare cattivo esempio

    Purtroppo, con queste tristi dichiarazioni, ci lascia il vero uomo Urubko. Lo scalatore aveva già mollato l’anno scorso. Complimenti. Ma avresti chiuso in bellezza se mantenevi lo stile. Come dico da un po’ si è montato la testa. Ci mancherai.
    Chiamare i compagni zavorre….che brutto leggere, dopo che ieri sera ho rivisto l’eco del silenzio… povero Denis. Il silenzio ti farà trovare la pace. Adesso sei incazzato. È finito il gioco.

  14. Moro andasse a fare il vigile del fuoco o il soccorso alpino per perdere un po’ di ego che gli fa giustamente terra bruciata intorno.
    Andrea

  15. Noi polacchi? É nato russo, ha poi preso la nazionalità del Kazakistan infine quella polacca per questioni d’opportunità. Certo un grandissimo alpinista, ma direi inelegante e anche un poco confuso, insomma un comune mortale con pregi e difetti, non il mito che se ne vuole fare. Penso che sia arrivato al massimo di quello che poteva fare, non poco questo è sicuro, ora anche per lui penso che cominci la discesa, dovrà solo monetizzarla come hanno fatto tanti prima di lui, comunque tanti auguri sig. Urubko e grazie per ciò che ha fatto per l’alpinismo.

  16. “Non voglio spendere ancora tre mesi in compagnia di perdenti, bugiardi, deboli e pigri”

    Parole chiarissime e forti contro un alpinismo, anzi un sensazionalismo da campo base che ha ammazzato il vero alpinismo. Come giá scritto varie volte va dedicato troppo spazio alle spedizioni “nullafacenti”. Dev´esserci una selezione da parte della redazione. Abbiamo tantissimi atleti nel mondo dell´arrampicata che sono ultracapaci e realizzano progetti impressionanti. Cosa che non accade sulle montagne piú alte. Sono diventati viaggi Marketing. Vai lí, dici di voler tentare il K2, arrivi fino a campo 1, ma di dedicano spazio e pubblicitá per mesi. Torni e hai quadruplato il tuo valore, senza aver realizzato il minimo.

    Non ho altro da aggiungere.

  17. Scusa Denis, fermo restando il grande alpinista che sei ma i “partner zavorre “ mica te li hanno imposti,immagino lì abbia scelti tu. A inizio inverno mi pare che Don venisse decantato come un bravo alpinista,se poi a 7.800 metri gli viene il mal di montagna è un rischio che devi accettare. “Ho dovuto rinunciare molte volte a causa dell”irresponsabilità di altre persone” Perbacco,molto umile, ma magari qualche volta sei arrivato in cima anche grazie a altri no? Secondo me un po’ di umiltà non guasterebbe….

    1. Zavorre è un po’ cattivo come termine, ma in effetti Don (che su Instagram è stato distensivo) è partito con lui per il tentativo di vetta avendo già una bruttissima tosse da giorni..

      Nel caso specifico credo si riferisse a questo parlando di irresponsabilità

  18. Come himalaysta è un fuori classe e non si discute.
    Come alpinista direi che per ora non ha fatto nulla, non ha ripetuto neanche un via medio facile nelle alpi.
    Come social media e scrittore di articoli direi un fallimento totale. Forse dovrebbe cercare, oltre a compagni di scalata migliori, anche un traduttore o redattore migliore.
    I poveracci in tutta sta storia sono i Polacchi. Gli danno la cittadinanza polacca per vivere in italia visto che Simone Moro (furbone anche lui) non è riuscito a procurargliela. Denis invece che farli salire sul K2 in inverno, dalla sua amata Bergamo, li prende pure per il culo negandogli la salita al broad peak perchè per lui l’inverno ha altre date.
    Ora che la pensione si avvicina ha deciso di fare l’8a, speriamo non cambi la gradazione francese in quella Urubkiana…altrimenti Ondra deve rivedere tutte le sue salite.
    Dai ragazzi, elogiamo sti personaggi per le loro belle salite, ma quando cominciano a parlare tappiamogli la bocca, perchè di c……..e ne sentiamo già fin troppe. Una volta i grandi dell’alpinismo avevano più rispetto.

  19. Leggete cosa ha scritto don bowie sulla sua pagina instagram. A me sembra che il mondo dell’alpinismo, che dovrebbe essere un mondo puro e semplice, è invece pieno di persone astiose, invidiose e pure cattive. Non se ne salva una.

  20. Poco carino dichiarare “torno giù non posso lasciare solo Don” e poi fare una intervista dove sostanzialmente denigri le zavorre che ti sei portato dietro. Immaginate come si senta Don a leggere questa intervista.

    Scusa Denis, vai da solo no? se son tutte zavorre.
    Per parlare c’è sempre il satellitare.

  21. ancora con questa cavolata.
    L’himalaysta piu’ forte al mondo manda una LETTERA APERTA in cui parla a tutto campo e montagnatv e l’altro blog montagnamagica sono gli unici siti italiani che la traducono.
    E TU TIRI FUORI “ANTIMORO” ??? ma cosa avete nella testa ?? lo capite che la’ fuori c’e’ un mondo intero, e come mai non protestate quando a ogni scoreggia del bergamasco esce la Gazzetta,SportWeek,un libro RCS,diciottordici conferenze pagatissime,radio deejay etc=???
    ma

  22. Negli anni ho notato dalle foto che quando andava con l’ipersaggio-prudente Moro era sempre davanti; lo stesso è capitato quando è andato con Adam Bielecki a riprendere la Revol; pure con lo squadrone polacco d’inverno al K2; con la coppia Lotta-Don non se ne parla .. l’impressione è che quello che dice non sia lontano dalla verità. Se poi penso alla solitaria al GII me ne convinco proprio. Purtroppo poter andare in solitaria sugli 8000 è cosa, oltre che rischiosissima, non sempre possibile.

  23. Nel suo caso poi, senza Don non aveva neanche un metereologo di fiducia. Secondo me comunque lo rivedremo prima di quanto pensiamo coi polacchi a tentare di nuovo il K2.

  24. Dice che vuole ambire a fare un 8a.. ormai un grado che fanno quasi tutti, bella prospettiva.
    Moro apriva via di grado maggiore decenni fa., e tutt’oggi su roccia gli fa le scarpe.. con gli zoccoli.
    E poi onestamente non si capisce il senso del discorso che a, se non quello di sparare a zero su chi gli sta antipatico.
    Qualche invidia?

    1. A me piace arrampicare, Chi non fa 8a deve stare a casa?
      Se Dennis ha voglia di arrampicare e si pone un obiettivo dice sta’ il problema?

  25. Mica l’ha costretto nessuno ad andare a pestare neve alla quota di crociera di un jumbo.
    E si è mangiato anche lui il suo bel cucchiaino di merda quotidiana,accettando compromessi pur di fare ciò che gli piaceva.
    Probabile che fosse un prezzo accettabile.
    Poi,prima di andar via sputa nel piatto in cui ha mangiato.
    Ma tanto il pranzo era finito…
    In altri tempi(di cui faccio parte),ed altri scalatori,la coerenza era più presente.
    Denis,visto che hai finito,vai a far scintille alla mola in fabbrica.

  26. Di sicuro non le manda a dire però questa volta ha toppato alla grande per il troppo orgoglio e forse rabbia. Un bagno di umiltà gli farebbe bene e credo che dopo questa sparata a zero gli sarà difficile trovare compagni di scalata a parte la moglie se anche decidesse di tornare. In fondo se non fosse per Moro e i Polacchi ad oggi non credo che sarebbe arrivato da nessuna parte e non per le capacità (quelle sono indiscutibili) ma per i mezzi che non avrebbe avuto, per cui fossi in lui sarei stato zitto. Di sicuro un maestro di tecnica e di incoerenza ma non un Signore nei modi.

    1. Si ha toppato mancando di umiltà……non abbiamo visto quasi nulla del vero stile polacco e poi contradirsi nel dire…Questa potrebbe essere la musica di noi POLACCHI in Himalaya.

  27. Non è stato ancora preso in considerazione, ma penso che lo scoramento che traspare dall’ intervista abbia influito e di molto, anche il fatto che sia stato evacuato, solo lui, in elicottero dal campo base. L’ordine era perentorio ed ha dovuto adattarsi, la richiesta penso sia partita in primis dai familiari. Probabilmente l’ intenzione di chiudere il suo periodo himalayano l’ aveva immaginato in modo diverso, per questo non do peso all’ intervista, data in un periodo troppo ravvicinato agli eventi. Per me la grandezza della persona non viene affatto sminuita.

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