Cronaca

Troppa neve, escursionisti bloccati per 48 ore al bivacco Rattazzo

Sono stati recuperati dal Soccorso Alpino Piemontese due escursionisti rimasti bloccati al bivacco Rattazzo, a quota 2.200 m nel Comune di Sauze di Cesana (TO).

La chiamata ai Soccorsi è giunta verso mezzogiorno di ieri, domenica 24 novembre, dopo che i due si sono resi conto di non poter tornare verso valle per l’ingente quantità di neve caduta nelle precedenti 48 ore. Le condizioni meteo pessime hanno reso impossibile un avvicinamento in elicottero ma anche via terra, per la scarsa visibilità e l’elevato rischio valanghe (grado 4 su scala da 5). I soccorritori hanno quindi chiesto ai due di attendere al riparo del bivacco fino ad oggi confidando nel miglioramento delle condizioni meteorologiche.

Il recupero

Nel corso della mattina, vista l’impossibilità di procedere con l’elicottero a causa della scarsa visibilità, è stata costituita una squadra mista di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco che sono partiti dall’abitato di Sestriere i motoslitta.

Dopo aver raggiunto la frazione di Bessè Haut, ancora isolata per le abbondanti nevicate, hanno valutato il terreno sufficientemente sicuro, nonostante il grado di pericolo valanghe 4 su una scala di 5, e hanno proseguito con gli sci e le pelli di foca fino al bivacco. I due escursionisti si trovavano all’interno della struttura in buone condizioni fisiche. Sono stati dotati di racchette da neve e riaccompagnati a valle, stanchi e infreddoliti, ma illesi.

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9 Commenti

    1. TUTTI abbiamo commesso errori agendo con superficialità in montagna, la maggior parte delle volte ci siamo resi conto del rischio corso e la riflessione ci ha permesso di cintinuare ad andare in montagna con cautela e cognizione. A volte capita come questi due ragazzi di 20 anni che l esperienza del essere ancora formata ed hanno conpensato un errore valutativo con un azione intelligente chiamando il soccorso alpino. Delle sentenza, delle offese, dei giudizi non importa a nessuno quindi maturare esperienza sull umiltà.

  1. Assurdo. Mal tempo che imperversa da settimane con nevicate eccezionali per essere novembre e queste due persone vanno a 2200 m con un weekend di allerta meteo. Incoscienti.

  2. Son d’accordo con i commenti sopra.
    Ma la mia domanda è : mi sembra che ci sia una sorta di competizione tra i soccorritori, una volta era solo il Cai a far ciò, adesso ci sono mensionati ,vigili del fuoco,guardia di finanza e gruppo speleologico.

    1. il CAI a nome proprio non mi sembra abbia mai fatto soccorsi; si muovono sempre il Soccorso Alpino – Speleologico che è composto da guide alpine, finazieri e vigili del fuoco

  3. Mario il Soccorso Alpino CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico) fa parte Del CAI ed è composto da volontari, tra cui anche le Guide Alpine che si mettono a disposizione, facendo anche loro parte del CAI, la guardia di finanza ha un proprio soccorso SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza), poi ci sono i Pompieri che al proprio interno hanno operatori specializzati nel soccorso in ambito montano e speleo, e poi tutti gli altri corpi dello stato. anche per questo si vedono casacche diverse.

  4. Scusate se insisto : chi coordina ? Perché ci devono essere tre tipi diversi di soccorso, cioè uno chiede soccorso e parte la richiesta a tutte le forze in campo. Oppure si può scegliere?

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