News

Torna il Blogger Contest. Tema dell’edizione 2019: l’Antropocene

Ritorna per l’ottavo anno consecutivo il Blogger Contest di Altitudini.it. Appuntamento imperdibile per chi ama scrivere di montagna e natura, avventure personali raccolte in blog o pubblicate su riviste online.

Quest’anno il concorso è dedicato al tema dell’Antropocene. Dopo la parentesi introspettiva dello scorso anno, con il tema “sentieri neri”, quest’anno blogger e scrittori sono chiamati a raccontare l’epoca moderna, in cui l’essere umano e molte delle sue attività vengono identificati quali cause di modifiche territoriali, strutturali e climatiche.

La sfida è aperta a tutti fino al 31 dicembre 2019. Per l’edizione 2019, oltre a racconti brevi e audio storie, si può concorrere anche con le webcomics (storie per immagini sul web che utilizzano le tecniche del fumetto ma con un linguaggio che prende spunto dall’attualità). Il regolamento completo è disponibile sul sito www.altitudini.it.

L’Antropocene e “La grande estinzione”

Come ogni anno è un libro a dare ispirazione agli organizzatori per definire la tematica del contest.

”Il tema del Blogger Contest di quest’anno non l’abbiamo nemmeno scelto: si è imposto da solo”, si legge sul sito di Altitudini.it. “Ci siamo chiesti se ha senso parlare di montagna, di ambiente, di natura a prescindere dallo sconvolgimento che i cambiamenti climatici – ma più propriamente dovremmo dire l’Antropocene – stanno portando nel “mondo come lo conosciamo”? Se ne parla, certo, ma non abbastanza. Ci si allarma, certo, ma non abbastanza. Soprattutto, c’è una carenza generale di immaginazione, non solo e non tanto per prefigurarci quello che ci aspetta, ma anche e soprattutto per elaborare alternative possibili”.

Per muoversi in un terreno poco esplorato, come libro di riferimento è stato scelto il romanzo “La Grande estinzione” di Matteo Meschiari, saggista, romanziere e docente di Antropologia e Geografia umana, che sarà in libreria dal 24 ottobre.

“La soluzione del ‘problema terra’ non va delegata a qualche grande cervello dell’economia, dell’ingegneria, della politica”, scrive Meschiari. “Non può limitarsi a essere la scelta illuminata di una élite che, lo sappiamo, penserà prima di tutto a salvare se stessa, ma potrà e dovrà passare attraverso le capacità immaginative e creative di tutti, anche di chi è povero, di chi non ha studiato al college e magari è ancora troppo giovane per essere preso sul serio da una società guidata da vecchi. L’agenda è semplice: immaginare come forma di resistenza, come lotta creativa, verso un piano collettivo capace di salvare tutti (…).” 

L’immaginazione come strumento di sopravvivenza

Ai partecipanti al contest si chiede dunque di immaginare le possibili alternative per uscire dall’Antropocene, a partire dalle loro esperienze quotidiane di vita e lavoro, dalle loro passioni che li portano ad uscire nella natura; a raccontare ciò che si è perso o che si sta perdendo, per mostrarne l’irripetibilità e la bellezza”.

Per facilitare il compito sono proposti tre scenari (3+1 in realtà) tra cui scegliere “come tracce da seguire e approfondire creativamente i temi proposti, oppure considerarli come semplice esempio per crearne di nuovi”.

  • Scenario 1:  Fate conto che i ghiacciai non ci sono più. Al loro posto, enormi distese di pietraie, piante pioniere, rocce montonate. Un anziano racconta cos’era l’alpinismo ai tempi dei ghiacciai, i seracchi, le valanghe, i crepacci.
  • Scenario 2:  Il 27 luglio 2019 a Zermatt si verifica una vera e propria alluvione senza che sia caduta una sola goccia di pioggia. Il caldo eccezionale di quel periodo ha provocato lo scioglimento improvviso di importanti quantità di ghiaccio in alta quota e ha causato l’esondazione violenta del torrente Triftbach. Fiumi di acqua e fango hanno invaso il paese, per fortuna senza provocare vittime. E’ accaduto qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, eppure è accaduto.
  • Scenario 3:  Con il surriscaldamento globale molte specie animali e vegetali sono a rischio. Uno stambecco decide di abbandonare il branco, si sposta sempre più in alto per cercare più cibo e sfuggire alla competizione con gli altri esemplari. La stessa cosa accade per il ranuncolo dei ghiacciai che vive in alta quota ed è minacciato dalla risalita di altre piante che tipicamente vivono a quote inferiori. Immaginatevi il loro viaggio e ciò che vedono spostando la loro prospettiva.
  • Scenario 4:  Siete liberi di inventare ciò che volete, ma non accontentatevi della cruda realtà.

La Giuria 2019

L’autore Matteo Mischiari sarà oltre che ispiratore anche guida della giuria 2019. Gli altri membri saranno quest’anno: Emilio Previtali, vincitore dell’edizione 2018 del contest  e direttore della rivista Al Vento; Sandro Campani, scrittore e autore di testi musicali; Daria Corrias, autrice radiofonica ed editor per Rai Radio3; Stefano Lentati, communication consultant di Salewa; Chiara Abastanotti, illustratrice.

La giuria selezionerà 9 vincitori divisi in 3 categorie più 3 premi speciali. Il valore dei premi offerti dagli sponsor (Salewa, Suunto, Ferrino, AKU, Camp, PalaRonda, Rifugio Quinto Alpini) supera in questa edizione i 5000€.

Come lo scorso anno Montagna.tv sarà media partner dell’evento, accanto a Meridiani Montagne, The Pill, PlanetMountain, Skialper, MountCity, Outdoor magazine, Dislivelli, Gente di Montagna, Tratti Documentari, Audiodoc, 3Parentesi, 4actionsport.

 

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close