Alta quota

Lhotse, il video della prima discesa integrale con gli sci

Era il 30 settembre 2018 quando Hilaree Nelson e Jim Morrison sciano il Lhotse. È la prima integrale.

Una discesa incredibile lungo il Lhotse Couloir, una linea di 700 metri con pendenze di oltre 50° dopo aver raggiunto la vetta in circa 12 ore (con parziale uso di ossigeno supplementare).

Da poche ore è disponibile il video dell’impresa.

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12 Commenti

  1. questo e chiaro no e evuluzione ma involuzione vergognatevi bravi continuate cosi si uccide la vera anima del alpinismo e non bisogna nea nche essere inteligenti per capirlo

  2. Dal video si deduce che hanno usato l’ossigeno sia in salita che durante la discesa con gli sci.
    Forse aveva più valore salire in vetta senza l’uso dell’ossigeno e delle corde fisse, messe dagli Sherpa, questa secondo me è una involuzione dell’Alpinismo, si addomesticano le difficoltà per raggiungere i propri obiettivi.

  3. parzialmente d’accordo con l’amico dario. resta comunque un’impresa non da poco. scendere, a quelle quote, un pendio di 50 gradi, non e’ da molti.

  4. Corde fisse fissate da altri, ossigeno in salita ed in discesa. Potete chiamarlo come volete ma non certo alpinismo estremo. Mi va bene per chi lo ha fatto e per i suoi sponsor (che oggigiorno hanno tutti o quasi) ma non esageriamo nell’osannare una grande prestazione poiché pendii sciabili di quella pendenza non serve andare lontano per trovarli, basta andare in Valle d’Aosta e vi togliete la voglia. Gli scialpinisti bravi lo sanno.

    1. Rodolfo ma che ragionamento è questo dei “pendii che ci sono anche qua”?

      Per trovare montagne bellissime e difficilissime scalate mi basta stare qua in lombardia, allora cosa ci vado a fare in himalaya?

      poi chiaramente se non hai idea della differenza estrema di difficoltà tra sciare a 8500 metri e sciare a 3000 allora non discutiamo neanche…

    2. il fatto che quell’ovvio – ultra frequentato – pendio a 55° a 8500 metri non fosse ancora stato sceso, è a dimostrazione che forse non è proprio come sciare in val d’aosta, che dici?

    3. Ma il loro scopo era scendere non Salire. Ma si può sapere cosa scrivete? Ma tutti quelli che scrivono neanche ce la farebbero a salire, figuriamoci a scendere, ma fate commenti più intelligenti piuttosto. L’unica cosa che condivido è che alpinismo è uno sport che si sta rovinando e moltissimi vanno incontro alla morte più per i soldi e popolarità che per vera passione

    4. I pendii della val d’Aosta sono ripetuti e percorsi ogni anno da migliaia di freeride, inoltre per lo più a dislivello 0 perché sali con la funivia e se vuoi salire in vetta sono neanche 300 mt di dislivello e quindi questa è tutt’altra cosa

  5. Sig. Da Polenza c’è bisogno di un suo articolo su cosa significa l’uso della maschera a ossigeno oltre gli 8000 m. E non solo dal punto di vista dell’etica (che sarebbe il meno), ma soprattutto dell’assurdità di scegliere una montagna così alta per poi relegarla a una di almeno 2000-3000 m più bassa. L’uso dell’ossigeno a quelle quote non è solo una grossa mano, cambia completamente la risposta del corpo a quegli ambienti .. e quindi velocità e quindi dimensioni della montagna stessa..

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