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Austria. Ruspe in azione sul ghiacciaio Pitztal per ampliare piste da sci

Come se non bastasse il cambiamento climatico a determinare l’arretramento dei ghiacciai, talvolta l’uomo si impegna per peggiorare la situazione. È il caso del ghiacciaio Pitztal (3.440 m), in Austria. Qui decine di ettari di superficie verranno distrutti per far posto a delle piste da sci.

Non si tratta di un progetto potenziale ma già in essere. Le immagini delle ruspe in azione stanno già circolando sul web da qualche giorno.

Il Pitztal rappresenta una zona nota agli appassionati di sci e sci alpinismo. Al momento su una superficie di 120 ettari del comprensorio sciistico si estendono 44 km di piste, aperte da settembre a maggio.

Una località dunque già ampiamente urbanizzata, raggiungibile tramite la funivia più alta dell’Austria, la Wildspitzbahn, che porta in sicurezza all’Hinterer Brunnenkogel a 3.440 m.

Il WWF contro le ruspe sul Pitztal

Contro i lavori di ampliamento delle piste si è mobilitato il WWF Austria. “Nelle vicine aree sciistiche si può già vedere cosa minaccia la montagna incontaminata del ghiacciaio: un grande sito di costruzione, dove il turismo lavora contro la natura, invece che con essa. Oltre ad una politica climatica e ambientale coraggiosa, abbiamo bisogno di un’efficace protezione dei ghiacciai, che venga attuata senza eccezioni”, ha dichiarato Josef Schrank, uno degli esperti dell’associazione ambientalista.

Ciò che viene sottolineato dal WWF è che il Pitzal sia uno dei tanti esempi di mala gestione del patrimonio naturalistico in Austria. Un Paese votato al turismo montano, che non conta fino a 10 prima di alterare i paesaggi per ergere nuovi edifici.

Oltre allo spianamento in atto per far spazio a nuove piste, il WWF ha espresso la sua contrarietà al maxi progetto di collegamento tra le ski area di Pitztal e Oetztal.

Il cagionevole patrimonio naturalistico austriaco

Del territorio austriaco solo il 7% permane allo stato naturale. Motivo in più, a detta del WWF, per riflettere sull’approvazione di simili progetti. Interventi umani che vanno a supportare l’opera distruttiva dei cambiamenti climatici.

Oltre alla distruzione del ghiacciaio Pitztal e di una cresta montana  ad opera delle ruspe, ciò che perplime gli ambientalisti è anche l’inquinamento legato agli scarichi idrici per l’innevamento tecnico, che potrebbero andare a contaminare e alterare la purezza delle acque naturali.

Altra preoccupazione deriva dal fatto che quello del Pitztal non sia l’unico progetto di espansione turistica montana all’orizzonte. Sarebbero difatti 27 gli interventi programmati per dare maggior slancio alla stagione invernale in arrivo.

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