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CAI – Rifugi di Cultura 2019. Una edizione dedicata alla letteratura di montagna

Per la gioia degli appassionati di letteratura e montagna, con l’arrivo dell’estate torna anche l’appuntamento annuale con la rassegna “Rifugi di Cultura”, promossa dal Club alpino italiano attraverso il Gruppo Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale.

Da giugno a settembre saranno 20 gli eventi letterari che si svolgeranno in altrettanti rifugi alpini e appenninici di dieci regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia, Lombardia, Liguria e Toscana).

Una settima edizione dedicata alla letteratura di montagna che vedrà come protagonisti romanzi, racconti, poesie, testimonianze di vita, testi teatrali, leggende e letture animate, selezionate al fine di privilegiare, come dichiarato dal coordinatore del Gruppo Terre Alte Mauro Varotto, “il racconto della montagna vissuta e abitata rispetto a quella un po’ classica e inflazionata delle performance alpinistiche o escursionistiche. Le Terre Alte hanno da sempre una carica immaginaria molto forte, sono state e sono attualmente protagoniste di narrazioni che ne hanno raccontato la vita e la storia in tanti modi. Sono convinto che per capirle, soprattutto nei nostri giorni, dobbiamo immaginarle, leggerle, raccontarle”. 

Ogni evento sarà allietato da una proposta enogastronomica, volta a far conoscere i prodotti tipici di ogni territorio, produzioni di nicchia e di alta qualità.

Il primo appuntamento, dal titolo “Il peso della farfalla – Lettura illustrata e musicata dal vivo”, è in programma per sabato 22 giugno presso il Rifugio Angelini – Sora ‘l Sass in Val di Zoldo (BL). Protagonista sarà l’omonimo racconto di Erri de Luca, illustrato dal vivo da Paolo Gallina.

“Questa nuova edizione di Rifugi di Cultura è contrassegnata da una particolare attenzione al connubio con la letteratura” – ha dichiarato il presidente generale del CAI Vincenzo Torti – “Il tutto in piena coerenza con il nuovo corso delle proposte editoriali che il CAI ha voluto arricchire, sia in proprio sia in collaborazione con autorevoli case editrici, per una sempre più qualificata diffusione dei valori di cui intende essere portatore in seno alla collettività tutta. Che l’incontro tra letteratura e montagna avvenga nei rifugi alpini e appenninici sta a comprovare la loro natura di presidi non solo territoriali, ma anche culturali“.

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