Alpinismo

Jannu East. Nilov e Golovchenko sul Col des Jeunes, stanchi ma in continua discesa

La discesa di Dimitry Golovchenko e Sergey Nilov dalla cresta Sud-Ovest, abbandonata per quest’anno l’idea di raggiungere l’inviolata vetta del Jannu East, è in corso da ormai cinque giorni.

I dettagliati aggiornamenti di Eliza Kubarska, a capo del team di supporto, in attesa dell’arrivo dei russi sul ghiacciaio Yamatari insieme a Pasang Sherpa, ci hanno mostrato i due russi stanchi ma decisi a scendere un po’ ogni giorno, sfruttando anche il meteo che pare essere dalla loro parte.

La discesa della seconda giornata (29 marzo) è stata resa complicata dalla scarsa visibilità, ma fortunatamente i forti venti previsti non si sono palesati, consentendo anche se con difficoltà, di percorrere 300 metri e raggiungere i 6.700 m (6.995 m secondo il tracker).

Il 30 marzo hanno raggiunto quota 6500 metri, in corrispondenza del Tete de Butoir (Buffer Peak, 6.532 m).

Nella giornata di domenica sono scesi di altri 500 metri ma non sono riusciti a identificare la via di discesa verso il Col des Jeunes (6.050 m)e sono stati così costretti a risalire per un dislivello di un centinaio di metri.

Notizia di poche ore fa è che invece gli infaticabili Dimitry e Sergey siano arrivati al colle.

Dovranno ora affrontare un tratto impervio, ripido e pieno di seracchi, superato il quale toccherà scegliere se scendere per il glacier des Jeunes (più o meno sulla via francese dal 1962) o sul ghiacciaio Providence (la via giapponese dal 1974), alla base dei quali si sviluppa lo Yamatari.

La via è ancora lunga ma il bel tempo sembra assicurato anche per i prossimi giorni.

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