Alpinismo

Nardi-Ballard: individuata la tenda di C3 e segni di valanghe

Ali Sadpara ha comunicato che è stata individuata dall’elicottero la tenda di campo 3 invasa dalla neve. Nell’area sono state individuate tracce di valanga sul pendio che sta ad indicare la pericolosità della zona.

Il tempo si mantiene discreto sotto i 7000 metri e si è in attesa di ricevere ulteriori informazioni fotografiche e video dal campo base e dall’aviazione pakistana.

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16 Commenti

  1. Puoi essere preparato quanto vuoi, conoscere la via, saper valutare i rischi….ma li è come giocare alla roulette russa….4 giorni senza contatti, tutta quella neve….

  2. Scusate il cinismo e l’inopportunità. Scalare il Nanga Parbat in inverno equivale a puntarsi una pistola alla tempia e giocare alla roulette russa (ognuno può discutere quale sia tra le due l’attività la più gratificante e adrenalinica). Tom Ballard ha perso la madre in una tragedia (annunciata leggendo le cronache) sul K2. Nardi ha appena avuto un figlio. Con queste storie personali è irresponsabile imbarcarsi in certe avventure. Ma è la mia opinione. Auguro che questa storia si risolva al meglio per i due alpinisti.

    1. Spero di essere beatamente smentito… Impossibile che due professionisti così rimangano senza comunicazioni… Impossibile che nessuno dei due sia tornato o sia e stato avvistato… Impossibile vivere o resistere tre gg in quell’ambiente. Mi piange il cuore. Mai dire mai vero!
      Senza, spero, nessuna polemica, rispondo a Federico
      Al cuore non si comanda soprattutto quando respiri certi ambienti. Il figlio di Jacques Villenueve non ha fatto l’impiegato di banca. E come lui tanti altri.

    2. Ma basta con questi discorsi sull’irresponsabilità. Come vi permettete di giudicare?

      Dite così e poi magari fumate 40 sigarette al giorno o vi bevete 10 birre al giorno.

      Non capite che questa è la loro vita nonché professione?

  3. caro federico, non hai mai sentito una spinta emozionale come quelle che si provano per pura passione. hai ragione se consideri la tua vita. solo la tua.

    1. Al cuore non si comanda? Spiegalo ad un orfano di sei mesi di vita che suo padre ha pensato bellamente di prendere ed andare in Pakistan a suicidarsi su una via impossibile invece di vederlo crescere e insegnargli quanto sono belle le montagne

  4. il proverbio dice che l’uomo intelligente impara dai propri errori mentre l’uomo saggio impara dagli errori dell’uomo intelligente.

    Ogni attivitá implica una certa dose di rischio, se oggi non c’é la mortalitá di tre secoli fa é perché non abbiamo sentito la necessitá di insistere sullo stesso sbaglio fino a morirne tutti e l’alpinismo, nel suo insieme e non necessariamente solo quello “da record estremi”, fa tesoro del bagaglio di esperienza e conoscenze e dello scambio di informazioni.

    Quando peró un’attivitá cosí pericolosa diventa campo di competizione le cose precipitano e temo che sia da qui che si deve partire per evitare tragedie del genere in futuro: se chiamiamo le cose col loro nome é piú facile non farsi prendere la mano, ecco.
    La storia personale e familiare di Ballard poi aggiungono una vibrazione inquietante, come se benzina e fiammifero si siano fatalmente incontrati quando si trovavano nella polveriera.

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