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Alto Adige. Stop ai cartelli in sola lingua tedesca

Ancora polemiche sulla cartellonistica in lingua tedesca in Alto Adige.

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha annunciato che si provvederà all’abrogazione della legge che aveva portato alla cancellazione di circa 130 nomi italiani dalla segnaletica, perlopiù in piccole località e in corrispondenza di  passi, cime ed altri punti di riferimento in ambiente montano.

Un provvedimento aspramente criticato negli anni scorsi. Alcuni dei toponimi italiani, anche se imposti nel 1923 dal governo fascista dopo l’annessione dell’Alto Adige all’Italia alla fine della Prima Guerra mondiale, sono infatti diventati di uso comune in tutto il Paese e usati anche al di fuori dei confini italiani.

In molti avevano poi sottolineato l’importanza del bilinguismo nella toponomastica per la sicurezza in montagna, tra cui il CAI e il Soccorso Alpino, come recentemente ha ricordato Giorgio Gajer, presidente del CNSAS Alto Adige, in un’intervista a Montagna.tv. 

Kompatscher ha dichiarato che la legge, che verrà discussa durante una udienza della Corte Costituzionale il prossimo 2 aprile, verrà sicuramente dichiarata incostituzionale e pertanto la giunta altoatesina ha dunque deciso di abrogarla.

Per il futuro è prevista l’emanazione di nuove norme, in accordo con il Governo e la  commissione paritetica Stato-Provincia autonoma, detta Commissione dei Sei.

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7 Commenti

  1. Questo è odio, odio a morte, odio atavico. Stavo pensando a quella zona come interessante turisticamente ma chi vuole giocarsi la pelle. Non gli mancherò. Meglio altrove. Vert. noch 1 mal.

  2. Ma quando uno va in montagna in Austria o Svizzera tedesca ci sono scritte italiane che “salvano la pelle”?. Rileggiamoci la storia e cerchiamo di comprendere le ragioni di un popolo bastonato dai fascisti solo perchè parlava LA SUA LINGUA.

    1. Parole sante Alessandro ..
      Pienamente d accordo con tè..
      Storpiare tutti i nomi originali delle localita’ e non solo per la smania dei ben “noti” ha portato a tutto questo .
      Ladini e altoatesini sono stati vittima di ogni tipo di soprusi e tutto questo ne è solo la conseguenza.

  3. Finalmente un pò di buonsenso senza disturbare i vicini d’oltralpe…siamo in italia e l’uso dell’ italiano dovrebbe essere scontato anche se unito alla lingua locale sia essa il tedesco o più semplicemente in dialetto.

  4. Il Trentino Alto-Adige è italiano dal 1915 in seguito ai Patti di Londra fatti alla fine della prima guerra mondiale. Mussolini o non Mussolini oggi la regione, che gode di una forte autonomia e tra l’altro non mi sembra che sia martorizzata, fa parte della Repubblica Italiana; mi sembra che il buonsenso imponga la presenza dei cartelli bilingue anche per rispetto dei numerosi turisti/clienti di lingua madre italiana. Il fatto che in Austria o in Svizzera i cartelli non siano in italiano (ma tanti sono in inglese) non c’entra un fico secco, stiamo parlando, che a lei stia bene o no, dell’Italia, bisogna cominciare a farsene una ragione dopo 104 anni. (se le interessa ho origini trentine/bavaresi)
    cordialmente

  5. Tutto vero, però adesso siamo in italia, e l’italiano è la lingua che mi aspetto di trovare sui cartelli, così come il francese in francia, il tedesco in germania ecc…

  6. Sono stato in vacanza da voi diverse volte; riassumo dicendo che odiate anche Reinhold Messner perchè si sente europeo e sopratutto italiano.

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