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Anche Simone Moro al campo base del Manaslu

Dopo l’arrivo della spedizione russa-kazaka-kirghisa ai piedi del K2 questa mattina al termine del trekking, anche Simone Moro ha annunciato di essere al campo base del Manaslu, 4800 metri.

Simone e Pemba sono atterrati con l’elicottero da Kathmandu, dove hanno trascorso tre giorni per ritirare il permesso di scalata e finire di organizzare l’ultima logistica. “Siamo arrivati oggi in elicottero, visto che a causa della neve i portatori non arrivano fin qui” spiega l’alpinista.

Le condizioni meteo sono buone, decisamente migliori rispetto al 2015. Certo fa un po’ freddino… oggi -25°” scrive l’alpinista bergamasco. 

Foto @ Simone Moro Facebook

Ora bisognerà capire quale è la condizione dell’acclimatamento dei due alpinisti. Di sicuro sono entrambi in ottima forma, come si è ben visto durante le giornate attorno a Khare. Non avere però completato il programma iniziale, che prevedeva tre notti sulla vetta del Mera Peak, a 6.476 m, e avendo dormito solo una notte in quota, a 5800 m, non basta per considerare questa fase propedeutica alla salita terminata. Vedremo nei prossimi giorni cosa hanno in mente. Di sicuro c’è tempo: a differenza delle due spedizioni sul K2, Simone e Pemba hanno in mente una salita leggera, che quindi gli costerà molta meno preparazione sulla montagna. E comunque, secondo le regole attuali delle invernali (ed è proprio l’obiettivo di Simone risalire il Manaslu secondo i nuovi criteri), hanno tempo fino al 21 marzo per arrivare in vetta.

Anche per il Manaslu possiamo scrivere, come abbiamo fatto per il K2 questa mattina: l’invernale è ufficialmente cominciata. Citando Moro: “Che l’avventura abbia inizio!”.

 

Aggiornato ore 22.45

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