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Melloblocco forse pronto a tornare a casa

Aumentano le speranze di un ritorno del Melloblocco sui massi della Val Masino.

Questa la conclusione dell’incontro svoltosi il 12 novembre tra l’associazione operatori della Val Masino, il Comune di Val Masino e Michele Comi, proprietario del marchio Melloblocco, convocati dal presidente del consorzio turistico Valtellina di Morbegno Luca Della Sale con l’obiettivo di riportare nella sua valle di origine il più grande raduno internazionale di bouldering.

Come ricorderete, l’edizione 2018 è  stata trasferita in terra elvetica all’interno del MBB Street Boulder di Lugano, cedendo così il marchio Melloblocco al Ticino. Una decisione che non è mancata di scatenare discussioni nella Valle, che non era riuscita a  organizzarsi per tempo per ospitare la manifestazione.

Non è mai mancata la volontà di riportare nella sua terra d’origine il Melloblocco, chiarisce Luca Della Sale, ma “serviva un confronto aperto e condiviso con i principali stakeholder della manifestazione”.

Al termine del cruciale incontro, Michele Comi si è detto “più che disponibile a mettere a disposizione il marchio Melloblocco per una nuova esperienza, purché sia coerente con i principi che ci hanno da sempre contraddistinto”.

L’Amministrazione comunale e gli operatori turistici della Val Masino sono stati portati a conoscenza delle idee progettuali in cantiere per l’edizione 2019, così da coinvolgere tutte le parti in gioco e stimolare gli imprenditori locali a cogliere l’occasione per rappresentare un valore aggiunto del Melloblocco.

Come aggiunge Della Sale, questa prima fase di valutazione delle fattibilità del rimpatrio dell’evento necessita di estrema prudenza. Ma già nelle prossime settimane si lavorerà alla stesura di una “bozza progettuale green, con un ritorno alle origini del raduno bouldering”, che sarà portata in consiglio di amministrazione per l’approvazione. Solo con il pieno appoggio del consiglio consortile passeremo al passaggio successivo, dando il via al confronto su ruoli e competenze per arrivare a deliberazioni degli organi competenti e partire con la macchina organizzativa”.

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