Cronaca

Abbattuto il cippo in vetta al Legnoncino: un nuovo atto vandalico?

Brutta sorpresa nella giornata di domenica per un escursionista recatosi in Val Varrone, in provincia di Lecco, per raggiungere la vetta del monte Legnoncino, cima di 1715 metri un tempo parte della Linea Cadorna, considerato “fratello minore” del ben più noto Monte Legnone (2609 metri). Arrivato in vetta ha infatti trovato il cippo topografico posizionato sull’altura divelto e adagiato a terra. Immediata la segnalazione ai giornali locali, che ha raggiunto in poco tempo anche il Comune di Valvarrone, subito attivatosi per dare un contributo al ripristino in tempi brevi del manufatto storico.

Un atto che ci si augura sia legato all’incuria, magari al vento forte e non all’inciviltà di qualche escursionista, che inevitabilmente riporta alla mente le diatribe dei mesi scorsi su quanto accaduto in vetta alle Grigne: prima la scomparsa delle bandiere tibetane, poi all’abbattimento della croce ed infine alla distruzione della statuetta della madonnina. Oggetti posizionati sulle vette che rivestono un ruolo simbolico per chi frequenta la montagna, spesso caratterizzati anche da un valore archeologico significativo. “Sulla calce del cippo – racconta il sindaco di Valvarrone Luca Buzzella – sono riportate alcune iscrizioni che non vogliamo vadano perdute”. Incisioni antiche che, forse per ironia della sorte, parlano anche di “prigione e multa” per chiunque manometta il pilastro.

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