News

Esercitazione in grotta da record per il CNSAS a quasi un chilometro di profondità

Gli uomini del CNSAS continuano a dimostrare la loro ormai proverbiale abilità nel soccorso in grotta, questa volta con un primato che ha dell’impressionante. L’ultimo fine settimana di settembre, da giovedì a sabato, i tecnici della VI Delegazione speleologica hanno partecipato a un’esercitazione congiunta in Slovenia, nell’Abisso Skalarja, una grotta nel massiccio del Canin sloveno profonda 950 metri. Alle operazioni hanno partecipato speleologi italiani provenienti da Veneto e Friuli Venezia Giulia, sloveni, ungheresi, serbi, bosniaci, macedoni e bulgari per un totale di circa cento volontari.

Le squadre italiane hanno operato prevalentemente in profondità, occupandosi del recupero della barella da quota – 900 a quota – 230 metri. Si tratta dell’esercitazione alla massima profondità mai svolta dalle strutture di soccorso speleologico in tutto il mondo.

Durante l’esercitazione è stato messo alla prova il cosiddetto ‘sistema italiano’, un paradigma gestionale centrato sull’alternanza di squadre che si succedono durante le operazioni. Particolare risalto è stato dato all’impiego di configurazioni alleggerite e rapide, con lo scopo di velocizzare al massimo le operazioni; tali configurazioni esigono elevato expertise da parte di tutte le squadre.

Il recupero della barella è iniziato alle 15 di giovedì e le squadre italiane (con presenza di tecnici sloveni) hanno trasportato il ferito fino a -230 la sera di venerdì. Il giorno successivo una squadra mista di speleologi delle altre nazionalità si è occupata del tratto di abisso rimanente, fino all’uscita. La barella è stata trasportata fuori con successo la sera di sabato.

Tags

Articoli correlati

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close