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Dal mare alla vetta del Monte Bianco, il progetto di Matej Perkov

330 chilometri a piedi, per 25 giorni di cammino e scalata, questo il progetto del trentaquattrenne croato Matej Perkov, che l’ha portato il mese scorso a raggiungere la vetta del Monte Bianco partendo dalla spiaggia di Savona.

L’8 agosto, dopo aver dormito sotto le stelle, Perkov ha iniziato il suo viaggio. Attraversando Liguria e Piemonte il giovane pellegrino, come gli piace definirsi, ha superato molte località turistiche, tra cui Aosta e Courmayeur. L’unico tratto percorso su ruote è stato quello da Courmayeur a Chamonix nel traforo del Monte Bianco. Qui, dopo tre giorni di riposo per riprendersi dalla lunga marcia, ha preso la via normale, raggiungendo la cima il giorno 28.

Non è la prima volta che il croato si lancia in simili progetti: in passato ha scalato il Grande Atlante (Marocco) partendo dall’Oceano Atlantico, nonchè il vulcano Donbavand (Iran) partendo dal Mar Caspio.

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Valsesia sul Monte Rosa, © Nico Valsesia

L’impresa richiama quelle ‘From Zero To a cui ci ha abituati negli scorsi anni l’atleta da record piemontese Nico Valsesia, che a partire dal 2013 ha realizzato diverse salite dal mare alla montagna usando la bicicletta, a piedi e con gli sci.

Proprio in quell’anno l’italiano ha stabilito il record di massimo dislivello attivo percorso nelle 24 ore, partendo da Genova e raggiungendo la vetta del Monte Bianco in 16 ore e 35 minuti. Imprese da primato simili le ha poi compiute sull’Aconcagua, sull’Elbrus e sul Kilimangiaro.

Lo scorso aprile ha dato nuovamente prova della sua costanza e della sua preparazione partendo ancora una volta da Genova e raggiungendo la cima del Monte Rosa, percorrendo 240 chilometri in bicicletta e 20 in sci in un tempo di 14 ore e 31 minuti.

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