AlpinismoCronaca

Latok I: situazione al limite, ma domani potrebbe partire il recupero

Ancora una giornata di attesa per il russo Alexander Gukov, bloccato da mercoledì sul Latok I intorno a quota 6.200 metri, dopo che il compagno di cordata Sergey Glazunov è precipitato verso la morte con tutto il materiale e l’attrezzatura del duo.

La situazione è piuttosto critica: Il russo sarebbe rimasto senza viveri e nel suo ultimo messaggio di ieri, il suo telefono satellitare è ormai scarico, avrebbe comunicato che non gli è possibile sciogliere la neve per idratarsi a causa delle pessime condizioni meteo. Le stesse condizioni stanno impedendo ai soccorsi, già pronti per intervenire, di avvicinarsi con l’elicottero per il recupero. La spedizione di Gukov dura ormai da oltre 20 giorni e senza cibo in quelle condizioni le probabilità di sopravvivenza si assottigliano di ora in ora.

La speranza arriva dalle previsioni meteo, che indicano una schiarita per la giornata di domani. Le fitte nubi che avvolgono la parete dovrebbero cominciare a diradarsi, ma l’intervento necessario al recupero, una long line da oltre 50 metri, richiede delle condizioni quasi perfette.

Oggi i soccorritori tenteranno di paracadutare a Gukov delle provviste e un telefono satellitare funzionante, nella speranza che riescano a sostenerlo fino al momento in cui un tentativo di recupero sarà effettivamente possibile. Secondo il team di soccorso Gukov sarebbe riuscito per lo meno a crearsi un riparo nella neve sulla cresta. Pare che l’idea di prelevare Hervé Barnasse e David Göttler dal cb dei Gasherbrum  per portarli a quello del Latok sia stata scartata. I soccorsi dovranno muoversi non appena il tempo migliorerà, per questo gli elicotteri rimangono al cb, pronti e in attesa della schiarita annunciata.

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