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Croce della Grignetta: il CAI nella polemica per una foto con i neofascisti, ma il Sodalizio si smarca

Giuseppe “Calumer” Orlandi (sx) con un esponente del gruppo “Lupi delle Vette”

Polemiche feroci, che sembrano uscite da altri tempi, stanno coinvolgendo il CAI. Tutto nasce da una foto scattata lo scorso sabato durante la posa della nuova croce di vetta della Grignetta in cui viene immortalato Giuseppe “Calumer” Orlandi, non solo “volto simbolo” della montagna ma anche presidente del CAI di Ballabio, mentre stringe la mano ad un membro di Lupi delle Vette e postata sulla pagina Facebook di quest’ultimi.  

Il punto chiave della faccenda è che tale gruppo escursionistico è una branca di Lealtà e Azione, associazione apertamente di estrema destra, e la foto è stata interpretata da molti, complice il post che l’accompagnava, come una vicinanza del CAI al gruppo e ad un coinvolgimento di quest’ultimo nell’iniziativa di riposizionamento della croce di vetta (a tal proposito, proprio i giorni successivi all’abbattimento della croce, proprio i Lupi delle Vette erano intervenuti con un’azione indipendente per ripristinarla provvisoriamente).

Dopo le innumerevoli richieste di spiegazioni venute da più parti, per chiarire le cose è stato pubblicato un comunicato del CAI di Ballabio, che vi riportiamo:

La Croce vecchia della Grignetta, vandalizzata e abbattuta l’anno scorso, era stata rimessa in piedi provvisoriamente da un Gruppo che si è reso disponibile. Quella nuova, posizionata in vetta sabato scorso, costruita dal fabbro Mauro Sormani di Barzio in collaborazione con il Calumer, è stata trasportata e fissata grazie alla collaborazione di tre gruppi Istituzionali, quali i Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino XIX Delegazione Stazione di Lecco e la Sottosezione Cai Ballabio. La montagna unisce le persone e chi si adopera per rispettarla e preservarla è ben accetto. Spiace apprendere che persone sfruttano importanti eventi per gli alpinisti lecchesi e non solo per creare contestazioni e slogan con finalità politiche lontane dagli interessi del CAI. Si invitano le persone a scrivere sulla pagina facebook del CAI Ballabio cose inerenti la montagna”.

Malgrado l’intuibile intento di spegnere le fiamme della polemica, le parole della sottosezione lecchese non hanno fatto altro che gettare altra benzina sul fuoco che è ulteriormente divampato senza più controllo. Sotto accusa questa volta è una frase in particolare: “La montagna unisce le persone e chi si adopera per rispettarla e preservarla è ben accetto” ritenuta inaccettabile in considerazione del soggetto coinvolto, Lealtà e Azione, che porta avanti posizioni radicali ed estreme ben lontane dai valori di comunione e sodalizio. Segnaliamo in tal senso, tra gli altri, la dura posizione presa dall’emittente radiofonica lombarda Radio Onda d’Urto (il podcast è ascoltabile qui).

La questione si è talmente ingrandita, che ad intervenire oggi per chiudere definitivamente la faccenda è addirittura il CAI generale con un comunicato, che riportiamo nella sua interezza di seguito, in cui si nega alcun coinvolgimento del gruppo Lupi delle Vette nel riposizionamento della croce di vetta della Grignetta e si spiega come la foto incriminata non sia “istituzionale”, ma al contrario sia stata utilizzata in modo improprio e strumentale per far intendere cose non vere.

“Relativamente alle speculazioni riguardanti la posa della nuova croce sulla cima della Grignetta, il Club alpino italiano, unitamente alla Sezione di Lecco, dopo aver disposto le opportune verifiche, ritengono necessario precisare quanto segue, anche al fine di preservare il ricordo di un momento significativo della storia di una delle nostre montagne più note e di far cessare le polemiche – all’evidenza del tutto strumentali – che si stanno diffondendo sui social media.

 Sabato scorso la nuova croce è stata trasportata e posizionata sulla vetta della Grignetta grazie alla collaborazione di tre gruppi istituzionali: i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino XIX Delegazione Stazione di Lecco e la Sottosezione Cai Ballabio.

 Non c’è stato alcun tipo di coinvolgimento di altri soggetti; tantomeno quello del gruppo escursionistico “Lupi delle vette”.

 Occorre precisare che l’esponente dei “Lupi delle vette” che è apparso nella foto accanto al Reggente della Sottosezione CAI Ballabio Giuseppe Orlandi, si sia limitato a chiedere a quest’ultimo di posare per lo scatto.
Senza chiedere né ottenere alcun permesso di diffondere l’immagine, tantomeno senza che la richiesta potesse lasciare intendere un coinvolgimento di tale gruppo nella manifestazione”. 

 

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3 Commenti

    1. Concordo appieno e, comunque, se hanno postato foto senza il consenso delle persone con cui si sono fatte fotografare, potrebbero anche essere passibili di querela o di azione risarcitoria in sede civile

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