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Salewa Ironfly – giorno 2: meteo protagonista, Maurer avanti su tutti

Nuvole basse, occhiate improvvise di sole, pioggia e grandine nella seconda giornata dell’Ironfly. L’intera gamma delle peggiori condizioni per volare in parapendio si concretizzano nella Valle Anzasca, che imprigiona a fondo valle la maggior parte dei concorrenti della Salewa IronFly. Poche, brevi finestre di condizioni utili per volare innescano una partita a rimpiattino per farsi trovare in quota nel decollo giusto al momento giusto. Non c’è da stupirsi che a uscirne vincitore sia stato Chriegel Maurer, lo svizzero che da dieci anni domina la disciplina dell’hike and fly e famoso per le sue eccellenti dote di stratega. Al termine della giornata Maurer è già arrivato a Locarno, quasi a metà strada verso il traguardo della Salewa IronFly.

Il suo compagno di ieri, l’altro svizzero Patrick Von Kanel, lo segue a breve distanza, primo di una fila di atleti stranieri. Markus Anders e Simon Oberrauner sono già in Val Vigezzo bravi a sfruttare una delle poche occasioni di volo utili per planare verso la Val d’Ossola, così come Michal Gierlach, che ha sfruttato l’ultima finestra volabile tra i temporali del pomeriggio per atterrare oltre Villadossola. Ultimo di questo gruppo Stephane Garin, che ha attaccato instancabilmente a piedi tutto il giorno, arrivando in quota senza possibilità di volo per poi scendere a piedi. I primi italiani sono Fabio Zappa, eroe della giornata di ieri, che ha terminato la giornata in quota a oltre mille metri di altitudine sopra Villadossola, e la coppia Dario Frigerio e Giuseppe Gallizia, che invece stanno scendendo in direzione di Villadossola dalla Valle Antrona. Oggi nessuno di loro è riuscito a volare, uscendo sconfitti da un meteo a scacchiera che ha alternato temporali e occhiate di sole.

Ma non tutti gli atleti che sono riusciti ad alzare la vela ieri sono stati premiati dal successo. Il giovane austriaco Thomas Friedrich è stato chiuso dalle nuvole e ha dovuto planare sui suoi passi nella Valle Anzasca, ed è ora sotto investigazione per ”volo in nube” così come Nicola Donini, che ha scelto lucidamente di planare a valle in condizioni proibite per non aggravare le condizioni del proprio ginocchio dolorante. Più intensa invece l’avventura di Roberto Marchetti, che nel tentativo di risalire in volo verso il goal di Macugnaga è stato sorpreso dalla grandine e ha dovuto effettuare un atterraggio di fortuna. Completamente diversa invece la tattica dell’unica donna in gara, la polacca Dominika Kasieczko, che ha scelto di risalire e poi scendere a piedi la Valle Anzasca. La sua scelta conservativa tuttavia si è rivelata vincente, portandola al decimo posto in classifica generale.

Per la giornata di oggi è previsto ancora tempo perturbato almeno la mattina, fino a quando non si allontanerà verso Est il fronte perturbato. “Il fatto che il fronte si allontani non risolve tutti i problemi – spiega Costantino Molteni, meteorologo ufficiale della Salewa IronFly – perché alle sue spalle lascerà molta instabilità che con l’umidità presente a terra favorirà lo sviluppo immediato di nubi convettive che porteranno qualche scroscio di pioggia qua e là e coperture anche ampie”. È quindi molto probabile che gli atleti saranno costretti a camminare anche oggi, almeno al mattino, sperando di poter sfruttare condizioni migliori nel pomeriggio.

La direzione di gara sta verificando le tracce GPS dei 15 atleti che hanno passato la boa di Macugnaga – Monte Rosa per certificarne il corretto passaggio. È difficile ipotizzare se qualcuno potrà arrivare a Bormio già domani, ma certamente le ipotesi più ottimistiche che davano i 458 chilometri della IronFly completabili in appena 3 giorni verranno smentite dai fatti e soprattutto dal meteo avverso. Al contrario, per diversi degli atleti comincia a essere seriamente a rischio la possibilità di arrivare a Suello, traguardo della gara, entro il termine massimo di Sabato 19 Maggio alle ore 16:00.

Per monitorare i progressi degli atleti è attivo il live track alla pagina ufficiale dell’evento

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