K2, qualche considerazione tecnica sull’uscita di Urubko e Bielecki
Denis Urubko e Adam Bielecki sono tornati al Campo Base dopo aver passato due notti a 7200 metri ed essersi spinti per una puntata fino 7400m (per vedere il video della salita, qui). Quindi sono acclimatatissimi e pronti a ripartire appena ce ne fosse l’opportunità meteo per puntare alla vetta.
C’è da chiedersi quale sia lo stato di acclimatamento dei loro compagni di spedizione che, sullo Sperone Abruzzi sono arrivati a 6500 sotto il Camino Bill e hanno dormito solo qualche notte a campo uno. Sulla Cesen avevano dormito a 6300 a campo 2.
Quel che sappiamo è che la cordata di punta, Denis Urubko e Adam Bielecki, riferirebbe, il condizionale è d’obbligo vista la mediazione dell’ufficio stampa polacco riguardo le dichiarazioni del capo spedizione Krzysztof Wielicki, che oltre il campo a 7200 non ci sono più corde fisse “vecchie” e che non avendole avute con loro non hanno potuto proseguire oltre.
La necessità di attrezzare è certamente forte sotto il loro campo a 7200, dove il ghiacciaio si salda sulle ultime rocce della Piramide Nera e in quel punto si impenna mostrando ghiaccio duro. Sopra, dove loro hanno messo le tende, il pendio si fa più dolce e da lì in poi rimane tale fin sotto la Spalla del K2 dove ci sono un centinaio di metri di nuovo ripidi che d’estate con un buon innevamento sono di facile superamento, ma d’inverno possono essere parecchio ostici se il vento ha “pulito” tutta la neve da sopra il ghiaccio vivo.
Ciò detto (e siamo alle analisi tecniche da VAR per il calcio), resta il fatto che da dove hanno messo la tenda alla vetta servono sicuramente 100 metri di cordino per rimontare la spalla e altri 250-300 metri per attrezzare il Collo di Bottiglia, da sotto il gran seracco pensile fin dopo il traverso verso sinistra guardando la calotta sommitale del K2. Forse non tanto per facilitare la salita, ma per garantirsi un minimo di sicurezza in discesa.
Chi le porterà fin lassù rimane però un mistero. Affidare il compito ai due papabili per la vetta pare irrealistico: per carità, è possibile, ma certamente se dovessero sobbarcarsi anche questo compito le loro riserve di energia ne risentirebbero non poco.
Non facile il dilemma che Krzysztof Wielicki e i suoi uomini devono sciogliere, sperando che il tempo conceda loro qualche giorno di pace e una chance per la vetta.