Non bere sulle piste: appello inglese

LONDRA, Gran Bretagna — Aperitivi, festini alcolici e piste da sci. Una combinazione pericolosa, visti i numerosi incidenti, anche mortali, che hanno coinvolto sciatori ubriachi negli ultimi tempi. Ma chi sono gli sciatori più indisciplinati? Inglesi e svedesi, secondo una recente inchiesta lanciata proprio dai tabloid della Gran Bretagna, dove il ministero degli esteri ha lanciato una campagna di sensibilizzazione in collaborazione con i comprensori alpini.
Ma non solo gli aperitivi, a provocare danni. Pochi considerano, ad esempio, i lunghi pranzi nei rinomati ristoranti/rifugi sulle piste, dove gente benestante mangia e beve buon vino, spesso oltre misura. Planetski, che riporta i risultati dell’inchiesta, ricorda a questo proposito la bravata di alcuni "figli di papà" inglesi che l’anno scorso hanno rubato un astice vivo da un ristorante sulle piste, hanno sciato con il crostaceo in mano e lo hanno liberato in un bar a fondopista.
Gli inglesi hanno sicuramente la reputazione di essere tra i peggiori esempi di questo settore. Ma, secondo i tabloid, anche gli svedesi sono piuttosto malvisti, in particolare in Francia. In ogni caso, nazionalità a parte, il pericolo è molto elevato: sono una decina le morti in stato di ubriachezza nei comprensori sciistici contate tra Wengen, Verbier, Val d’Isere, Les Deux Alpes. E molti di più gli incidenti più lievi, capitati in altri comprensori alpini.
Per questo il Ministero degli esteri inglese ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sui rischi del bere sulle piste, supportata da forze dell’ordine e soccorso alpino dei maggiori comprensori francesi, piemontesi, svizzeri. Diversi poster campeggiano ora nei luoghi più gettonati dagli inglesi per le settimane bianche, in uffici turistici, aeroporti ristoranti e bar.