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Hanno fatto tutto quel che non si doveva

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BOLZANO — Li cercavano in quaranta. Soccorso alpino, Scuola alpina della Polizia di Stato di Moena, Carabinieri e vigili del fuoco di Canazei. I due turisti friulani dispersi sono stati trovati morti domenica mattina.

La sensazione dei soccorritori è che i due abbiamo fatto tutto quello che in montagna non si deve fare. "Hanno rischiato troppo" è la frase che maggiormente circola fra le decine di persone che hanno assistito, loro malgrado, a una tragedia che ha finito per coinvolgere anche quattro soccorritori esperti come Ervin Riz, 32 anni, Diego Peratoner, 42 anni, figlio dell’ex presidente Super Ski Dolomiti, Luca Prinot, 43 anni e Alessandro Dantone, 39 anni.

Secondo la ricostruzione, i due escursionisti friulani  si sono avvicinati a una zona fuori pista, in una giornata di forti escursioni termiche che hanno creato una superficie a rischio. Invece di dare tempo alla neve di stabilizzarsi, i due sono passati come se nulla fosse su un pendio a rischio.

Probabilmente non conoscevano la zona. Altrettanto probabile che non avessero controllato in anticipo i bollettini niveometeorologici. Hanno fatto tutto da soli, senza consultare o prendere alcuna guida alpina. Insomma, la tragedia era già scritta.

WP

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