Everest, il più vecchio salitore è nepalese
KATHMANDU, Nepal — E’ ufficiale: il più anziano salitore dell’Everest è il nepalese Min Bahadur Sherchan, che ha scalato la montagna più alta del mondo nel maggio 2008 all’età di 76 anni. Il record è stato a lungo oggetto di contesa tra lui e il giapponese Yuichiro Miura, a cui il Guinness aveva inizialmente riconosciuto il primato per mancanza d’informazioni sulla salita del nepalese.
"Sono contento che alla fine si sia sistemato tutto – ha dichiarato Sherchan all’Afp -. L’anno scorso avevano dato il record a un alpinista più giovane di me di un anno, solo perchè non avevo fatto richiesta al Guinness. Ma io non sapevo di doverla fare per conto mio, pensavo che ci avrebbero pensato le autorità".
Sherchan, nato il 20 giugno 1931, è un ex-militare dell’esercito britannico. Il Guinness ha certificato che è arrivato in cima il 25 maggio 2008, all’età di 76 anni e 340 giorni. Era il suo primo tentativo di scalata. "Sapevo che ce l’avrei fatta – ha detto l’alpinista – lo sapevo fin dall’inizio. Volevo arrivare in cima per la pace nel mondo. Ero determinato a farcela anche a costo di rischiare la vita, ma devo dire che non ho avuto grossi problemi".
Questa facilità nel riuscire ad arrivare sulla vetta dell’Everest, considerata in Nepal la dea madre della terra, ha scatenato un enorme entusiasmo in Sherchan e nella comunità del suo villaggio. Tanto che qualcuno ha iniziato a credere che l’alpinista possa diventare l’incarnazione di un dio quando raggiungerà gli 84 anni.
"Sono molto felice – ha commentato durante la cerimonia – e spero di provarci ancora quando avrò compiuto gli 84 anni".