Scienza e tecnologia

Il solare si fa strada in Piramide

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LOBUCHE, Nepal — Quando la ricerca si sposa con l’ambiente, serve una dote di energia pulita. E’ così che 40 nuovi pannelli solari sono stati installati presso il laboratorio osservatorio Piramide, che sorge a 5050 metri ai piedi dell’Everest. La nuova dotazione, necessaria al funzionamento dei sempre più numerosi e sofisticati strumenti scientifici del laboratorio, è frutto di una collaborazione tra EvK2Cnr e Actelios del gruppo Falck.

Fino a ieri, tutta la struttura del Laboratorio dipendeva, a livello energetico, dalla serie di pannelli fotovoltaici che ricopre le facciate est e sud del laboratorio. I pannelli, installati vent’anni fa, sono ancora perfettamente funzionanti, ma l’aumento delle attività alla Piramide e la crescita delle apparecchiature scientifiche che ha fatto di questo sito un riferimento internazionale per il monitoraggio atmosferico, ha reso necessari degli investimenti energetici.
Infatti, ai server e i relativi sistemi di comunicazione che gestiscono i dati della stazione ABC e dalla nuova rete delle stazioni di Kala Pattar e Colle sud, installate l’anno scorso con la spedizione Share Everest 2009, si aggiungeranno presto le nuove web cam e ulteriori sistemi di telemetria delle stazioni meteorologiche locali, che raccolgono e trasmettono in
tempo reale preziosi dati per diversi e importanti progetti internazionali dell’Unep e del Wmo.
Per dare la massima stabilità e indipendenza energetica alla Piramide e alle stazioni climatiche annesse, in modo assolutamente compatibile con l’ambiente, è stato deciso un ampliamento energetico basato sul sistema fotovoltaico.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Actelios, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili e già partner del Comitato EvK2Cnr per il progetto Earth, lo smaltitore ecologico di rifiuti installato in Karakorum, ai piedi del K2.
Grazie ad Actelios, in Piramide sono stati installati questi 40 pannelli solari di ultima generazione, che garantiscono un potenziamento di circa il 40 per cento della produzione di energia elettrica precedentemente disponibile.
“I pannelli sono stati posizionati sul lato est del tetto del lodge – spiega Giampietro Verza, responsabile del laboratorio e delle stazioni meteorologiche del Comitato EvK2Cnr -. Abbiamo aggiunto un gruppo di cinque campi fotovoltaici da oltre 700 watt l’uno, per un totale di quasi 4 Kw picco, che oggi garantiscono una produzione di energia fino ad oltre 30.000
watt/ora/giorno. Valori alti, ottenuti anche grazie alla nostra latitudine, 28 gradi nord, e la nostra quota, che insieme rendono piu potenti i raggi solari”.
L’ampliamento energetico, oltre a segnare un nuovo passo avanti della scienza e della tecnologia italiana, rappresenta anche un altro importante passo nel trasferimento tecnologico e di gestione degli impianti ai tecnici e personale locale.
“L’aspetto innovativo di questa installazione è la messa in opera – racconta infatti Verza – completamente portata a termine dai nostri tecnici Sherpa, con il nostro supporto remoto e continuo dall’Italia. Loro si sono attivati per la realizzazione dei necessari pannelli elettrici a Kathmandu, hanno trasportato i quadri alla Piramide e poi svolto il lungo e attento
percorso di attivazione con controllo remoto. Oggi stanno imparando a valutare la produzione giornaliera degli impianti e ne sono fieri, anche perchè questa volta molto merito è loro”.

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