Alpinismo

Il pilastro est dell’Ogre non si concede: Alexander Huber torna a casa

L’Ogre @Facebook Huberbuam

La storia tra gli Huber e l’Ogre non sembra destinata a concludersi. L’inviolato pilastro est della montagna si è rivelato più ostico del previsto e, complici anche le condizioni poco favorevoli, ha costretto la cordata di Alexander Huber, Dani Arnold, Mario Walder e Christian Zenz alla ritirata. 

Alexander 18 anni fa era lì, con suo fratello, a tentare la prima ripetizione all’Ogre: non ci riuscirono. Due anni dopo però, nel 2001, Thomas Huber raggiunse la vetta. 

Quest’estate le temperature troppo alte e le condizioni della neve instabili permettevano di muoversi solo di notte obbligandoli a passare tutto il resto della giornata fermi nella tenda. Dopo aver piazzato il campo base sul bordo del ghiacciaio Choktoi i quattro sono riusciti a raggiungere con molta fatica la base del pilastro orientale. Ma da lì in poi le condizioni erano veramente proibitive.

@Facebook Huberbuam

Alexander ha scritto su Facebook: “Siamo pronti a dare molto per una montagna. Energia, motivazione, sofferenza e rischio, ma se la situazione è senza speranza matura rapidamente la consapevolezza che è il momento di dire “No”.  Fino a quel momento avevamo fatto tutto il possibile per tenere sotto controllo il rischio, ma eravamo consapevoli di quanto fossimo vicini al limite. Una decisione molto difficile da prendere. Ma credo che abbiamo capito cosa voleva dirci la montagna”. 

 

Foto in evidenza@Facebook Huberbuam

 

 

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