Cronaca

Nuovo caso di ritrovamento di resti di un alpinista disperso. Questa volta sul ghiacciaio della Brenva

Del ritrovamento di corpi di alpinisti dispersi da anno ne avevamo già parlato in riferimento ai ghiacciai svizzeri con due casi recenti, l’ultimo solo qualche settimana fa.

Ma La causa, come avevamo spiegato, è da rintracciare nel ritiro dei ghiacciai a causa dell’innalzamento delle temperature. 

La notizia di questo giorno è che questo fenomeno sta interessando anche i ghiacciai italiani.

Il ghiacciaio della Brenva è a quattro passi da Courmayeur, che ospita migliaia di accaldati turisti, almeno fino a qualche giorno fa dato che ora le temperature sono più basse di una quindicina di gradi, che pascolano sul corso dell’antico, ora elegante, villaggio aostano.

Siamo sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco e lo scioglimento sempre più importante dei ghiacciai ha fatto emergere anche qui i resti umani di un alpinista scomparso probabilmente negli anni ottanta.

Sono intervenuti il Soccorso alpino e la guardia di finanza (Sagf) di Entreves con l’elicottero e a circa 1.700 metri di quota hanno recuperato i resti e li hanno trasferiti nel cimitero di Courmayeur.

Come da prassi la procura di Aosta è stata informata. Lo zaino e la piccozza sono di origine francese e risalgono alla metà degli anni ottanta. Gli inquirenti verificheranno la lista degli scomparsi in quell’epoca e incroceranno i dati con quelli della gendarmeria francese.

“Con lo scioglimento dei ghiacciai aumentano i ritrovamenti di questo tipo”, commenta Delfino Viglione, maresciallo presso la stazione di Entreves.

 

Foto in alto @ ANSA

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Un commento

  1. For e i malcapitati non avrebbero gradito.Quale monumento cimiteriale potrebbe competere con quello assegnato dal Gran Architetto?
    Ma la burocrazia deve seguire il suo corso , e riportare nei ranghi.

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